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Le ultime notizie

"Il tema di Napoli è un tema molto importante di questa giornata perché in qualche modo voglio affrontare in che modo le tecnologie biomediche possono aiutare la sanità del Mezzogiorno a rinnovarsi ma anche a recuperare il distacco che ha

"A me non sembra che ci sia una chiara visione dei grandi cambiamenti tecnologici che stiamo vivendo e delle grandi opportunità che si possono avere per la previsione di malattia o anche per la cura di una malattia. Oggi con

"È una realtà territoriale molto complessa eterogenea e tra l'altro derivante dalla fusione di due ASL differenti, una di di origine costiera quindi tutta l'area flegrea e le isole e il resto è l'hinterland a nord di Napoli. Parliamo di

"Il Moscati un'azienda molto moderna, è un'azienda con 650 posti letto circa ed è un'azienda molto tecnologica con ottimi professionisti. Noi stiamo cercando proprio in questo contesto di alta specialità di aprire al territorio. Abbiamo fatto una serie di accordi

La Campania è la regione d'Italia con il più grave buco di personale infermieristico, sono circa diecimila gli infermieri che mancano. Se ne è parlato questa mattina a Radio Salute, il programma di Corrado Gabriele e Antonio Menna su Radio

"Prima di tutto bisogna dare una risposta ai cittadini omogenea perché noi abbiamo avuto fino adesso una sanità che per alcuni aspetti ha anche brillato però l'azione della Regione e il supporto che ci dà a tutto questo il DM

"A Caserta ci siamo organizzati con le TAC territoriali. Non serve più andare in ospedale per fare la TAC. Ma questo lo dobbiamo comunicare. Dobbiamo far capire e il lavoro più grande non è tanto solo comunicarlo ma è rassicurare

"È un bilancio sicuramente in positivo perché eredito una situazione aziendale e di una realtà difficile, complessa grazie anche al lavoro del precedente management ho potuto avviare un percorso già iniziato e quindi l'ho consolidato nel tempo. Parlo dei punti

"Dobbiamo investire di più nella possibilità culturale di fare in modo, e questo è un compito in cui ci assumiamo una responsabilità anche noi medici di famiglia, cioè far capire che la valorizzazione di uno screening è indifferente attraverso la

S.O.S tumori, diagnosi in ritardo cresce la mortalità. Le nostre strutture ospedaliere e di cura e ci collocano in uno degli ultimi posti dal punto di vista regionale. Ne hanno parlato questa mattina a Radio Salute, di Corrado Gabriele e