Vigile aggredito a Via Duomo, don Gennaro Matino: non basta trovare un posto dove farli dormire

“È molto sconcertante e molto difficile da digerire soprattutto perché veramente a fronte di quale è il disagio di quelli che stanno per strada, il dolore di vederli in quella condizione, quanto si fa e quanto in qualche maniera si farà ancora per alleggerire la loro pena? Perché non è facile da risolvere. Non è facile da risolvere però per tanti problemi. Proprio di fronte dove stazionano questi nostri amici è stata aperto una luogo d’accoglienza per loro. In altri termini c’è un posto che può accoglierli. Il problema è che è molto difficile poter dire a loro ‘State qui, in un posto ricoverato, protetto’, piuttosto che fondamentalmente trovare un albergo all’aperto in una condizione in cui loro si trovano più liberi, più a loro detta protetti da amicizie collaterali e soprattutto con la possibilità poi di intercettare qualche risorsa economica da chi passa”

Queste le parole di Don Gennaro Matino, intervenuto come ogni giorno a Barba&Capelli di Corrado Gabriele sulla questione dell’aggressione al vigile da parte di un senza fissa dimora.

“A me quello che in qualche maniera preoccupa è la reazione che c’è stata da parte della gente – continua don Gennaro – Cioè il tentativo di linciaggio successivo che in qualche modo ha definito ancor di una rabbia verso chi giustamente s’è visto colpevole perché ha reagito in quel modo all’iniziativa di un agente e ancora una volta in quel gesto l’insopportabilità del diverso, dell’escluso. Non basta trovare un posto dove farli dormire. Il problema è che l’accoglienza o c’è o non c’è e l’accoglienza non è fatta soltanto di elemosina”.

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