Verna (Ordine Giornalisti): giornalista precario non può fare bene il suo lavoro
Questa mattina a Barba&Capelli, trasmissione in onda su Radio CRC, è intervenuto Carlo Verna, presidente dell’Ordine dei Giornalisti. Questi ha raccontato quello che è stato l’evento di presentazione della nuova sala stampa del comune di Castellamare dedicata a Giancarlo Siani: “sono contento di aver lavorato insieme con un giornale sindacale detto “Il Lavoro” con Giancarlo Siani. Bisogna indicare a tutti degli esempi. Lui è lo è per tutti. Un esempio di passione. Rappresentando un’istituzione non potevo assolutamente mancare quando una grande città dava il suo riconoscimento a un professionista quale Siani. Esserci stato è un orgoglio. Voglio dire questo: Giancarlo Siani proprio perché la sala stampa è intitolata a lui, non tollererebbe che qualche verità non si racconti lì dentro”.
Sulle aggressioni ai giornalisti Verna ha, poi, aggiunto: “ La ministra Lamorgese presiede maggiormente il coordinamento sicurezza dei giornalisti. Io quando ho partecipato al meeting anche col capo della polizia ho detto che medici e giornalisti erano le categorie più esposte. Credo che il coordinamento sicurezza sia molto importante”.
Sulla questione precariato, infine, Verna ha osservato come un professionista non regolarizzato o senza posizione stabile abbia maggiori difficoltà nello svolgere il proprio lavoro : “non è immaginabile un’aspettativa per 102 mila persone. Con 4 governi e una pandemia non siamo riusciti ad ottenere attenzione dal legislatore. Questa battaglia è importante. Il giornalista precario non è un giornalista che può fare bene il suo lavoro. Sono battaglie quelle per il giornalismo che serve alla democrazia”.
Giovanni Ruoppo