Covid Campania: contagi stabili, 6 i morti
Resta stabile il numero di positivi in Campania: 830 i casi positivi su 27.580 test. In lieve discesa l’indice di contagio, al 3% (ieri era dello 0,30% più alto). Sei i morti.
Il governatore della Regione Campania si era già detto profondamente preoccupato per quella che aveva definito, nella sua classica conferenza del venerdì, senza mezzi termini: “quarta ondata”. Pesano, infatti, quelle centinaia di migliaia di persone non vaccinate (circa 200.000 solo in Campania). Importante impatto, inoltre, avrebbe anche la diminuzione della protezione dell’efficacia vaccinale nel corso del tempo, per la quale De Luca ha ribadito l’importanza della somministrazione della terza dose
A preoccupare il presidente della Campania non era stato solo il numero di infezioni, bensì il numero di ospedalizzazioni: “se aumenta la percentuale dei contagi, soprattutto tra i non vaccinati, avremo gli ospedali di nuovo pieni”.
Insomma una situazione che desta particolare attenzione.
Situazione in Campania seria, ma nessun paragone con l’anno scorso
Certo niente a che vedere con i numeri tragici che si registravano un anno fa (circa mille in più ma a fronte della metà dei tamponi effettuati ieri). La situazione, tuttavia, resta seria e preoccupante e come ribadito ieri Ciro Verdoliva, direttore dell’ASL Napoli 1 Centro ai nostri microfoni: “La recrudescenza, la quarta ondata, credo sia dovuta proprio al fatto che non siamo riusciti a raggiungere un’altissima percentuale di vaccinati. La città di Napoli viaggia intorno 77,5%. Non è male, ma io speravo di raggiungere il 90% entro agosto. Questo si traduce in 200.000 mila adulti non vaccinati””.
Sulla stessa scia, l’infettivologo Faella, che sempre ai nostri microfoni il giorno precedente aveva detto: “Noi ci troviamo in una pandemia che si sta rilevando di difficile contenimento. Stiamo assistendo a quella che è stata definita la pandemia dei non vaccinati. Loro sono quelli che rischiano maggiormente. Oggi la maggior parte dei pazienti sono loro. Poi ci sono i vaccinati, che non rispondono alla vaccinazione, circa il 10-20%. Poi ci sono i bambini, che purtroppo non sono vaccinati”.
Insomma, una situazione preoccupante e sicuramente grave, ma non irreparabile e nemmeno paragonabile, a differenza di quanto detto da molti, a quella dello scorso anno. Numeri alla mano, vaccini e dispositivi di sicurezza, oggi come oggi rappresentano la vera arma vincente contro l’incubo, la Covid-19, che da quasi due anni sta mietendo vittime nel nostro paese.
Giovanni Ruoppo