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Don Matino: economia criminale quella fatta sulla pelle dei migranti

Don Matino: economia criminale quella fatta sulla pelle dei migranti

Don Gennaro Matino ha commentato questa mattina a Barba&Capelli, in onda su Radio CRC, la situazione dei migranti al confine con la Polonia. Don Matino si è soffermato sul concetto di accoglienza e ha svolto un’analisi antropologico-sociologica riguardo la questione: “Quanta gente prova a cercare rifugio dalle dittature. Qui hanno gioco facile dal punto di vista di arrivare a quel confine. La Bielorussia sta usando profughi come bombe umanitarie, in altri termini come ricatto all’Unione Europea. Molti credono che dietro questa scelta di Lukashenko ci sia Putin. La cosa drammatica è quando noi parliamo di ricatto, di povera gente che in qualche maniera prova a trovare un passaggio per la vita ed è usata in maniera indegna”.

Un’ economia, insomma, dalla dubbia moralità in quanto si arricchirebbe sulla pelle di persone, spesso ragazzi, disperati: “sentivo ieri che ci sono persino delle compagnie low cost invitate dal presidente filorusso che danno prezzo aereo stracciato pur di far arrivare in Bielorussia possibili rifugiati per poi farli arrivare sul confine. A far le spese di questa malvagità ci sono gli ultimi. La cosa più triste e assurda è che noi abbiamo a che fare con dei criminali ed è un criminale chi appoggia questo sistema. Se si prestano alberghi, mediatori, compagnie aerei è un sistema criminale. C’è un sistema criminale molto più edulcorato. Noi abbiamo messo in Europa il filo spinato. Lo stesso filo spinato che in Europa ha impedito a milioni di rifugiati di avere la giusta riconoscenza. Potremmo essere più consequenziali”.

Chiusura con una riflessione di Don Gennaro Matino, riguardo il bambino di 11 anni ricoverato al Santobono per Covid, osservando come la colpa della sua sofferenza non sia solo della malattia, ma anche di coloro che appartengono alla comunità e non adattano i necessari dispositivi di sicurezza: “Mi ha sconvolto questa notizia. Questo ragazzo sta subendo le conseguenze del covid, ma non solo. Preghiamo davvero che ce la faccia perché è anche un po’ colpa nostra”.

Giovanni Ruoppo

 

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