"Dobbiamo investire di più nella possibilità culturale di fare in modo, e questo è un compito in cui ci assumiamo una responsabilità anche noi medici di famiglia, cioè
“Non ci sentiamo colpevoli ma affaticati. Questo è un momento in cui bisogna sostenere l’azione di medici e infermieri dopo mesi di battaglia contro un nemico non sconfitto”.