Alto impatto a Caivano, De Giovanni: operazione di facciata il problema è culturale
All’alba di questa mattina, è scattata a Caivano una vasta operazione di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza al Parco Verde. Oltre 400 operatori sono stati impegnati in perquisizioni ed edificazioni di veicoli per sospetti. Un controllo straordinario ad alto impatto che per la prima volta impegna in contemporanea le diverse forze dell’ordine collegate e coordinate. Ne ha discusso, questa mattina a Barba&Capelli su Radio Napoli Centrale, lo scrittore Maurizio De Giovanni insieme a Corrado Gabriele e Antonio Menna.
“Assisto sempre con grande tristezza e grande scetticismo a questo tipo di operazioni che secondo me sono unicamente di facciata e non hanno alcun senso, certo ogni tipo di controllo dove c’è la presenza di attività criminali è sempre positivo, gradito e utile – ha spiegato De Giovanni – ma il problema è culturale. Qui non ci si rende conto che servono scuole, servono insegnanti, servono assistenti sociali, servono strutture e serve continuità fra la scuola e il lavoro. Non serve solo la polizia, non serve solo l’esercito, non serve a niente. Serve a evitare traffici sul territorio in un determinato momento. Ma se anche noi mandassimo l’esercito a Parco Verde di Caivano per un anno, dopo un anno e un mese subentrerebbero le stesse le stesse attività perché il territorio non è cambiato culturalmente. La variazione dev’essere culturale. La gente di Parco Verde a Caivano, come la gente di Scampia, come la gente di Ponticelli, come la gente del Centro Storico ha bisogno di strutture e di programmi, cosa che la politica non è in grado di fare perché guarda al semestre e a nessun investimento.”
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