Armi nelle mani dei giovani, don Matino: sistema che non funziona
“La cosa assurda è questa: in ogni parte ma in Italia in maniera particolare sembra sempre più avvicinarsi allo stile, al clima statunitense, cioè in altri termini noi molto spesso proviamo a capire la situazione americana, con l’uso diffuso delle armi, la possibilità che anche minori ne abbiano tra le mani con la devastante conseguenza di omicidi a più riprese. E lì c’è comunque una determinazione di quelle armi perché le armi si vendono ai supermercati ed è possibile rintracciarle in qualsiasi dove e in qualsiasi condizione. La cosa terribile è che da noi le armi sarebbero proibite. Non sembra così. Mentre la causa in America sembra essere la possibilità di accedere all’acquisto di armi in maniera così libero qui un ragazzino può avere una mitraglietta. Il punto fondamentale è che sì c’è il problema della violenza, sì c’è il problema della cronaca che deve raccontare fatti così terribili, dolorosi, incresciosi come ne abbiamo raccontato questo di Sant’Anastasia. Ma c’è un problema a monte, il controllo di un territorio nel quale controllo va anche inserito da dove e come e in che maniera si muove questo mercato clandestino delle armi. Perché per quanto mi riguarda il problema c’è, è devastante ma c’è anche da dire con tutta l’estrema sincerità che se circolano armi il controllo non è adeguato. E per quanto mi riguarda se è proibita la droga, il mercato delle armi è ancora più dannoso. Certo quegli spari sono terribili ma sono la punta di un iceberg di un sistema che non funziona”.
Questa una parte del commento di don Gennaro Matino intervenuto come ogni giorno a Barba&Capelli di Corrado Gabriele.
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