Comune, Fucito: “Non vogliono i sindaci nell’Unità di crisi”
“Mi auguro che la regione possa chiudere in sicurezza ma le persone non vogliono essere abbandonate a se stesse per vivere in miseria”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale di Napoli Sandro Fucito intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.
Sul mancato consiglio comunale di ieri Fucito sdrammatizza: “è successo che di fronte a un ciclo di consigli comunali in videoconferenza si è ritenuto di non dare seguito alla seduta con 18 consiglieri. Onestamente non drammatizzo perché è una situazione dentro la pandemia, poi tutti si sono scagliati contro de Magistris ma il sindaco vinse contro 3 schieramenti politici: destra, Pd e M5S. Chi ha il coraggio di sciogliere il consiglio lo faccia e vada avanti”.
Sull’ipotesi del sindaco di tornare in presenza Fucito avanza qualche dubbio: “la situazione dei contagi è preoccupante e quindi fare il consiglio in presenza è un rischio ma se è giusto discutere dal vivo lo faremo”.
Poi arriva l’accusa contro De Luca e la Regione: “non approvare un bilancio procura dei danni come non collaborare a livello politico. Come vicepresidente Anci Campania ho sentito il sindaco di Avellino come lo stesso Mastella: è necessario che i sindaci di capoluogo stiano nell’Unità di crisi ma lì non ci vogliono. C’è qualcosa che non va, è chiaro. Da un mese de Magistris chiede un incontro al governatore”.
Infine sulle polemiche relative al lungomare e agli assembramenti Fucito dichiara: “mi auguro che la regione possa chiudere in sicurezza ma le persone non vogliono essere abbandonate a se stesse per vivere in miseria. Che sia garantita una forma di sostegno a giovani e anziani”.