Legge Basaglia e manicomi, Russo: portare avanti la riforma
Ieri ci sono state in tutta Italia diverse fiaccolate silenziose per il ricordo della morte avvenuta il 21 aprile psichiatra, dott.ssa Barbara Capovani, che è stata aggredita da un ex paziente che gli era stato affidato dal magistrato. Questa mattina a Barba&Capelli, Corrado Gabriele ne ha parlato con Luisa Russo, Direttrice del dipartimento di salute mentale e Direttrice dell’unità operativa complessiva di neuropsichiatria infantile Asl Na1.
“È un periodo molto difficile particolarmente per chi si occupa di salute mentale. Bisogna portare avanti una riforma che è quella della salute mentale, che sansisce il passaggio dalla psichiatria alla salute mentale di comunità e ci vogliono molte forze, ancora molto carenti in Italia” spiega la dott.ssa Russo.
“Quella delle Legge Basaglia era l’epoca delle grandi riforme che mettevano al centro la persona prima della sua malattia. Io penso che i manicomi non hanno mai avuto ragione di esistere, lontano dai contesti naturali di vita nessuno può essere curato. Questo vale per tutti i pazienti con sofferenze psichiche. Bisogna fare un discorso particolare per quanto riguarda alcune problematiche di personalità che sono sulla scia che comprende sia l’attività della magistratura che quella della salute mentale, prioritariamente tutti quei disturbi di personalità dove bisogna ripensare alla possibilità dell’imputabilità. Non fare di tutta un’erba un fascio, ma tutto il resto della Riforma Basaglia va assolutamente continuato e messo in campo. Il mondo è cambiato proprio perchè non ci sono più i manicomi”.
L’intervista completa: