Di Stasio: Impegno Civico per valorizzare i giovani al Sud
Giorgia Meloni avanti nei sondaggi? Manca ancora tanta strada fino al 25 Settembre.
Iolanda Di Stasio, 30 anni, ha seguito Luigi Di Maio nella nuova formazione politica, Impegno Civico e ne è Capogruppo alla Camera. Eppure molto probabilmente con il Movimento sarebbe stata rieletta, perché di mandati ne ha portati a casa uno solo.
“È la prova che non sono andata via per ottenere una poltrona. Ho seguito la strada che sembrava più vicina a me e alle mie idee”.
Il problema principale degli italiani in questo momento, e vale per tutti, Nord e Sud, è il caro bollette. L’energia costa tantissimo e sta trainando anche l’inflazione.
“Qui ci sono due cose da fare. La prima è convincere l’Europa sul tetto massimo al prezzo del gas, e Di Maio in quanto ministro degli Esteri si sta dando un gran da fare per questo obiettivo. Poi dobbiamo intervenire sulle bollette degli italiani. Il Governo Draghi sta provando, nei limiti che gli consente il suo mandato, a intervenire con alcune misure di sostegno. Poi però, appena si insedia il nuovo governo, dobbiamo tagliare le bollette di famiglie e imprese dell’80% almeno fino alla fine dell’anno: noi abbiamo già fatto i calcoli e messo a punto un decreto Taglia Bollette. L’alternativa è che chiudano centinaia di migliaia di aziende e tante famiglie cadano in povertà: non possiamo permettercelo, per assurdo ci costerebbe anche di più riparare i danni. Nel frattempo vanno cercate altre fonti di approvvigionamento per tagliare ogni legame con il gas russo. E così diventa più che mai attuale il processo di transizione ecologica che è partito ma che deve accelerare”.
Lei è candidata proprio nel proporzionale nel collegio uno di Campania 1, Napoli e Giugliano. Perché un elettore dovrebbe votare Impegno Civico?
“Per il nostro programma, per le tante cose che abbiamo fatto in questi anni difficilissimi. Tra pandemia e guerra in Ucraina è stato tutto molto complicato. Eppure abbiamo portato a casa tanti risultati. Siamo in coalizione con Pd, +Europa e con Sinistra Italiana e Verdi. So bene che Giorgia Meloni è avanti nei sondaggi, ma manca ancora tanto al 25 settembre. Perché dovrebbero votarci? Per quel che abbiamo fatto e per la credibilità delle nostre storie, che hanno sempre messo davanti a tutto il bene dei cittadini. Nel nostro programma un’attenzione particolare è per i giovani, i miei coetanei. So bene quali sono i loro bisogni e le potenzialità che si possono originare valorizzandoli, soprattutto qui al Sud”.
In che modo?
“Si tratta di una serie di misure complessive. Si va dal salario minimo ed equo, perché un giovane non solo non deve essere sfruttato, ma deve guadagnare in base alle sue competenze e alle sue capacità. Poi c’è la formazione, la necessità di un lavoro stabile e di un welfare che aiuti le famiglie e l’occupazione femminile, altra piaga del Mezzogiorno. Ogni giovane ha il diritto di costruirsi un futuro, di essere indipendente. E uno degli elementi che più conta per sentirsi autonomi è la casa. Per questo pensiamo di ampliare la norma che già avevamo introdotto sui mutui, estendendo la garanzia dello Stato dall’80 al 100% soprattutto facendo in moto che l’anticipo non sia più carico dei giovani, si è quasi sempre equivale a dire a carico dei loro genitori. L’anticipo lo mette lo Stato con un apposito fondo e i beneficiari, che estenderemo fino a 40 anni, lo restituiranno a tasso zero. Una norma del genere, e per ora è provvisoria e noi vogliamo rendere strutturale, porta benefici diffusi e aiuta anche l’economia”.
Lei era stata eletta in questo stesso collegio cinque anni fa.
“Sì, avevo 26 anni. E in questo periodo ho capito che le politiche giovanili sono fondamentali, perché nessuno più viva il senso di incertezza nel futuro che vivono i ragazzi della mia età o più giovani, soprattutto nel Mezzogiorno. E ho capito che investendo sui giovani si investe automaticamente sui genitori, che smettono di essere il paracadute dei loro figli e sulla crescita dell’economia. In una parola, sul futuro del Paese, anche in termini di nascite, problema quanto mai urgente, perché il calo demografico è una minaccia molto seria”.
Accanto alla visione ampia lei ha sempre mantenuto uno sguardo attento sul suo territorio e sul Sud in generale. Di cosa va più fiera e cosa vorrebbe ancora fare in Parlamento.
“È chiaro che da meridionale anche nei cinque anni trascorsi ho rivolto un’attenzione particolare al Sud e ai suoi problemi. Mi hanno eletta i miei concittadini e gli elettori dei comuni vicini al mio proprio perché portassi avanti le battaglie che mi hanno sempre contraddistinto: criminalità organizzata, emergenza ambientale, corruzione. Peraltro temi che spesso si legano tra di loro. Ed è con questo bagaglio che mi candido di nuovo, nel senso della continuità. E poi, qui in Campania, all’uninominale e al proporzionale nel mio collegio si candida anche Luigi Di Maio. Siamo molto orgogliosi di questo e daremo il massimo perché Impegno Civico e l’intera coalizione possano vincere e portare in Parlamento le istanze dei cittadini campani e del Sud