Oddati (PD)- Conte (LEU): agorà democratiche una grande occasione
Oddati (PD): “Agorà democratiche strumento per quei cittadini che si riconoscono nei valori della democrazia”.
“Le agorà democratiche sono concepite per andare oltre il Partito Democratico, abbiamo una struttura organizzativa complessa. Avremmo potuto in qualche modo anche accontentarci, ma sarebbe stato un errore. Le agorà sono uno strumento a disposizione di quei cittadini che si riconoscono nei valori fondamentali della democrazia e della costituzione italiana, che sono disponibili a costruire insieme al PD e oltre il PD un ragionamento sul futuro dell’Italia. Così Nicola Oddati, componente della segreteria nazionale del PD ai microfoni di Barba&Capelli, in onda su Radio CRC
Oddati ha, poi, aggiunto: “Abbiamo messo alla base delle agorà due filoni di discussione. Uno sulla democrazia che vogliamo. L’altro filone importante è quello che riguarda l’Italia che vogliamo, partendo dal lavoro alle questioni del fisco, della transizione ecologica, del futuro complessivo del paese. Fino ad ora si sono svolte centinaia di agorà. Ci prepariamo a costruire un programma e a ridefinire la nostra identità, sulla base di questo evento di democrazia partecipativa che stiamo facendo. È molto importante che Articolo 1 e altre forze politiche abbiano deciso di partecipare”.
Federico Conte (LEU): rilanciare il sud per rilanciare l’Europa
A commentare, inoltre, l’iniziativa del PD anche Federico Conte, deputato di LEU, intervenuto ai nostri microfoni che ha sottolineato l’importanza di questo progetto:” Articolo 1, che compone il gruppo parlamentare di LEU, intende accettare l’invito alle Agorà democratiche con percorsi che assecondano il percorso della digitalizzazione. Domani diamo seguito al nostro percorso, annunciato da Roberto Speranza”.
L’idea è quello di ripartire, perciò, anche dal Sud:”in Campania noi proviamo a qualificare la nostra specifica identità culturale con un quinto tema di rilevanza europea, cioè del rapporto con il mediterraneo, come chiave di lettura della nuova questione meridionale. Il fatto cioè che il sud possa diventare un’occasione di ripartenza non solo per l’Italia ma anche per l’Europa. Trasformare il sud in infrastruttura sociale e logistica che consenta di intercettare i traffici di mediterraneo per lo sviluppo”.
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Giovanni Ruoppo