Tommasielli (Unità Crisi Campania): “No-Vax mine vaganti per salute pubblica”
“Pur salvaguardando il carattere equo e solidale, il medico di medicina generale si sceglie. Se mi scegli vuol dire che ti fidi di me. Se non ti fidi di me, io ti curo, ma poi ti ricucio. Il tampone non può essere un ammortizzatore per chi non vuole vaccinarsi. Il No-Vax rappresenta una mina vagante per la salute pubblica”. Così Giuseppina Tommasielli, ex assessore comunale alla Salute ora responsabile della medicina territoriale nell’Unità di Crisi della Regione, intervenuta questa mattina a Barba&Capelli in onda su Radio CRC.
Uno sfogo quello della Tommasielli, stanca, da medico, oramai delle fantasie no-vax che in questi giorni sembrano essere tornate alla ribalta. Si tratta di un fenomeno molto triste: a risentirne, infatti, è il rapporto di fiducia medico-paziente: Spesso i No-Vax sono pazienti con cui c’è un rapporto decennale. Abbiamo messo in atto ogni tecnica per convincerli, ma c’è un muro che si alza”.
La Tommasielli ha poi parlato della vaccinazione anti-influenzale ricordando a chi fosse interessato come la somministrazione si possa effettuare tranquillamente in contemporanea alla terza dose nello studio del proprio medico di base: “Sull’influenza la campagna vaccinale è andata abbastanza bene lo scorso anno. Forse perché la si riteneva un modo anche per proteggersi dal Covid. La richiesta è grande anche quest’anno. È chiaro che lo studio del medico di medicina generale rappresenta un luogo importante. In quei luoghi il paziente può fare contemporaneamente terza dose”.
Giovanni Ruoppo