Nappi (Lega): “Il reddito di cittadinanza va cambiato. Così non funziona”
In diretta a Barba&Capelli in onda su Radio CRC è intervenuto Severino Nappi, consigliere regionale della Lega, per parlare delle modifiche da apportare al reddito di cittadinanza. Nappi ha, infatti, ribadito l’inefficacia di questa manovra in termini di occupazione, in quanto non sarebbe in grado di accompagnare i disoccupati al mondo del lavoro e di aiutare adeguatamente le imprese, formando i propri impiegati: ” Questo paese ha bisogno di accompagnare al lavoro le persone. È stato costruito malissimo da incompetenti come Di Maio. Non è stato messo un solo euro dai tempi di Renzi per accompagnare le persone all’occupazione. Da noi se vai in un centro dell’impiego trovi uffici vuoti, computer malandati e trovi alcune persone che non sanno nemmeno come funziona il mondo del lavoro. Questo accade anche in Campania dove i soldi e i fondi dell’FSE De Luca li tiene chiusi in un cassetto”.
Nappi ha, poi, risposto al direttore Menna che gli aveva ricordato che la Lega nel 2018 diede voto favorevole all’introduzione del reddito di cittadinanza: “Io direi che è una lettura relativa del programma di governo che si volle fare in quel momento di emergenza. In quel programma il Movimento ha voluto il reddito così come lo avevano voluto. Ricorderete le immagini di Conte e Di Maio, che fecero un grande festeggiamento, ma Salvini non partecipò. Dire che la Lega sia storicamente contraria a misure che agevolano lo sviluppo dell’occupazione è falso. Anche la mia storia personale dimostra che io sono stato sempre per chi costruisce manovre che favoriscano lo sviluppo del lavoro. La questione centrale è che il tema dei controlli preventivi è prova dell’inefficienza dell’esercizio amministrativo. Il vero dramma di questo modello è che non c’è nessuno che offre un sistema di lavoro al percettore del reddito. L’obiettivo reale è mettere una parte delle risorse per delle misure. Io disoccupato devo essere accompagnato al mondo del lavoro. Io impresa devo essere aiutato a formare i mei dipendenti”.
Giovanni Ruoppo