Pregliasco: “Bellissima l’iniziativa dello screening dell’ASL di Napoli. Pandemia: Italia e Portogallo i paesi più virtuosi”
“Trovo molto importante l’iniziativa di prevenzione dell’ASL NAPOLI 1 di cui si è parlato oggi, è importante mantenere uno stile di vita sano e controllarsi in questa fase delicata” inizia così l’intervista in diretta a Barba&Capelli di Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano: “Sulla lotta al virus vedo una certa stanchezza in una quota significativa di persone. Il problema c’è ancora e non va sottovalutato. Il virus ha stravolto un po’ per tutti le prospettive e creato incertezze. Comprendo i dubbi sul vaccino e su ciò che si è fatto. Tutto ciò, però, è stato determinato da un virus. Abbiamo ottenuto risultati importanti grazie all’efficacia del vaccino e alla maggior parte degli italiani che hanno creduto in questa soluzione”.
Pregliasco ha lodato l’atteggiamento dell’Italia in termini di prevenzione del virus. L’80% degli italiani avrebbe completato il percorso di immunizzazione: “la proporzione tra i tantissimi casi che hanno in Inghilterra rispetto ai decessi è molto più bassa e questo ci permette di avere molta più tranquillità. Italia e Portogallo sono le persone che hanno approcciato meglio a questa pandemia. Anche in Portogallo si è proceduto non solo con i vaccini, ma anche con le riaperture graduali”.
Pregliasco ha poi ribadito l’importanza delle terze dosi e del vaccino antinfluenzale: “devono intercorrere almeno sei mesi tra seconda e terza dose. Il vaccino antinfluenzale si può effettuare anche nella stessa giornata. Uno sul braccio sinistro e l’altro su quello destro. Non c’è una diminuzione di efficacia e nemmeno una sintomatologia più forte. È importante per chi ha avuto il Covid fare il vaccino, perché non ha la sicurezza di avere un’immunità a lungo termine. A mio avviso vale la pena anche proteggersi dall’influenza per non avere poi quella paura che si tratti di una ricaduta della malattia”.
Sulla diffusione del contagio, il docente della Statale di Milano Pregliasco ha, infine, aggiunto: “Ormai la diffusione è su tutto il territorio nazionale. Giocano situazioni contingenti. Sembra, ad esempio, che a Trieste tutto quello che è successo abbia creato focolai. Sono situazioni particolare a fronte però di una distribuzione uniforme in tutta Europa. Noi però dobbiamo considerare vari fattori: la scuola è aperta e ora si sta ricominciando a tornare a lavoro, ci sarà il freddo e, così, si accumulano tutti quei fattori che facilitano la diffusione di virus respiratori come influenza e Covid. Credo che, purtroppo, un colpo di coda questo inverno possiamo prenderlo in considerazione. Non bisogna abbassare troppo la guardia. Credo che dopo l’inverno possiamo immaginare una convivenza più civile con questo virus, che resterà. Stiamo consolidando anche nuove terapie. Non credo ci sarà una fine, cioè un’OMS che dice che “è finita la pandemia”.
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