SALUTE MENTALE SI RIPARTE
Le esperienze dell’UOCSM Marigliano/Pomigliano DSM ASL NA3
Riceviamo dalla Cooperativa Litografi Vesuviani e volentieri pubblichiamo.
Chi si occupa di “Salute Mentale” in questo periodo, durante il quale la distanza ha rappresentato la norma assoluta per la tutela della salute pubblica, ha vissuto sulla propria pelle e su quella degli utenti tutte le difficoltà e le frustrazioni di svolgere un lavoro di inclusione e la cura che si svolge attraverso la vicinanza, la presenza, l’integrazione, il contatto. In una “relazione terapeutica” si esprimono linguaggi che esulano, spesso, dal verbale e sono comprensivi di gesti, sguardi, emozioni e che da remoto tali forme di comunicazioni sono difficilmente trasmissibili.
Finalmente, ora si sta ripartendo e “riaprendo” : la UOCSM Marigliano/Pomigliano del Dipartimento di Salute Mentale ASL Napoli3 Sud, nell’ ottica dell’integrazione e di promozione della Salute Mentale, ha aperto le porte alla comunità, alle Istituzioni ed Agenzie del territorio con due iniziative, al fine di riavviare i percorsi di rete, di cui si era, momentaneamente, perso traccia con l’avvento della pandemia.
Sono stati organizzati a maggio e a giugno due eventi: Il 26 maggio si è tenuto presso l’ITI “Eugenio Barsanti” di Pomigliano il seminario “La Formazione e il Lavoro, strumenti di inclusione sociale”; il 14 giugno presso la sede UOSM di Pomigliano d’ Arco l’evento open day“ Raccontiamoci attraverso le arti”.
Nel primo incontro, grazie all’ ospitalità del Dirigente Scolastico ITI Eugenio Barsanti Prof. Mario Ponsiglione, si è discusso con le Istituzioni locali, Scuola, DSM, Amministrazione Comunale dell’importanza della formazione e del lavoro, non solo come opportunità di cura, ma anche e, soprattutto, di emancipazione socialecosì come espresso dal dirigente scolastico. A testimonianza del lavoro di rete, molteplici e vari sono stati gli interventi: il sindaco di Pomigliano d’ Arco, Prof. Gianluca Del Mastro, ha condiviso, con totale partecipazione, le politiche di inclusione sociale dei cittadiniaffetti da problemi di salute mentale. L’assessore ai Servizi SocialiSalvatore Esposito, ha dichiarato la completa e fattiva partecipazione del Comune a reperire insieme al Terzo Settore soluzioni comuni; il Direttore del DSM, Dr. Pasquale Saviano, ha colto l’occasione per discutere degli strumenti che la ASL Napoli3Sud ha messo in campo rispetto alla cura dei pazienti, attraverso lo strumento dei Budget di Salute. Il DSM da circa 21 anni ha avviato percorsi di formazione e inserimento lavorativo, avvalendosi di cooperative sociali di tipo B e collaborando con la Cooperativa Litografi Vesuviani, attualmente cogestore dei percorsi terapeutici individualizzati di formazione e lavoro. L’evento promosso dalla d.ssa Carla Boccia ( Direttrice della UOSM di Marigliano\ Pomigliano), sostenuta dalla Dr.ssa Marina Rivellini (Dirigente Medico, della stessa UOSM-Responsabile dell’ Osservatorio di Psicopatologia del Lavoro) è stato interamente dedicato agli utenti del DSM, che completato il percorso formativodel Budget di Salute, li ha visti protagonisti con la propria storiapersonale ed al centro del loro progetto di vita, avviatosi verso il recupero dell’ identità di cittadini con l’inserimento lavorativo in cooperativa. A loro sono stati consegnati gli attestati di formazione sul percorso effettuato. Inoltre la d.ssa Rivellini si è soffermata su un’altraprogettualità promossa dalla stessa UOCSM in collaborazione con numerosi enti locali del territorio, delle scuole , delle Università, evidenziando l’opportunità e la necessità di far decollare nel comune di Pomigliano, l’Osservatorio socio economico e della psicopatologia del Lavoro
Di diverso target, ma non meno importante, un altro momento di condivisione, nato da un’idea della Dr.ssa Rivellini che, con la collaborazione della d.ssa Carla Boccia ed il sostegno dal Direttore DSM Dr. Pasquale Saviano, ha trovato fattibilità ed attuazione, anche grazie alla Cooperativa Litografi Vesuviani all’interno della UOCSM di Pomigliano.
L’open day, basato sulla convinzione che anche l’ arte è strumento di cura perché fa appello ai criteri della creatività, della comunicazione emotiva, dello sviluppo personale approcciandosi al mondo circostante attraverso l’inclusione e la condivisione.
L’ iniziativa ha coinvolto artisti, musicisti, pittori, disegnatori, arte terapisti, che si sono avvicendanti in performance live e laboratori esperienziali con operatori, utenti, ospiti e persino bambini del territorio, abbattendo barriere e confini attraverso il “vivere emozioni”, combattendo stigma e pregiudizi sulla diversità, con la condivisione emotiva di tutti i partecipanti.
Finalmente, nello spazio adiacente alla UOSM, in una bella giornata di sole ci si è potuti di nuovo “incontrare” in una cornice artistica, che ha permesso a tutti noi un “contatto emotivo” con gli altri e, soprattutto, con noi stessi.
Il Maestro Christophe Mourey, ha dipinto oggetti portati dagli ospiti che rappresentassero un momento importante della propria vita per sigillare ricordi, affetti, pezzetti del proprio mondo internosignificativi per cementare e radicare un’immagine, un’emozione, un momento della nostra storia. La delicatezza dell’acquerello di Tina Ranieri ha coinvolto, emozionato e incuriosito tutti con eleganza ed empatia. Un momento di grande impatto emotivo è stato il “tango dei colori “di Luca Belfiore, educatore professionale ed arteterapeuta, che ha messo in relazione il corpo con i colori e la musica.
Proprio la musica con grande coinvolgimento emotivo, è stata molto rappresentata: si è proceduto da momenti di esibizioni live con il rockdel Dr. Luigi Papa, coadiuvato dallo psicologo Giuseppe Mattiello,che hanno fatto ballare e cantare anche i più “resistenti”, a momenti di musica classica con l’ esibizione, sempre in live, del duo di Fiato e Mandolino di Luciano e Alessandro Foria.
Gli stessi utenti hanno dato vita ad una animazione grafica di una fiaba da loro elaborata con la scrittura creativa e il cui racconto ha evidenziato le emozioni vissute nel periodo pandemico tristezza, isolamento, rabbia, speranza.
La partecipazione dei pazienti, degli infermieri, dei medici, di tutti gli operatori, della Cooperativa Litografi Vesuviani, di rappresentanti delle altre Agenzie territoriali ha costituito una rete di sinergie che attiva e riattiva entusiasmo e quindi favorisce la “Salute Mentale”, che finalmente riparte.