Napoli, Manfredi si presenta alla città e lancia appello a “forze migliori”. E Maresca lo attacca
Taisia Raio – “Veniamo da 10 anni di conflitti, di discussioni, di divisioni. Gli effetti si vedono in una città smarrita, impoverita e isolata che ha bisogno di un grande rilancio. Mi auguro che Napoli sia una grande città Europea, luogo di creatività, di incontro, di crescita culturale ed economica”.
Inizia così la sua prima uscita pubblica con la stampa il candidato Pd-M5S Gaetano Manfredi. L’ex ministro e rettore della Federico II parla con toni pacati ma fermi su diversi punti sollecitati dai cronisti. “Chi mi definisce ‘candidato elitario’ dice una bufala. Provengo da una famiglia piccolo borghese – ricorda – ho sempre lavorato insieme agli altri. L’Università che ho diretto è un’università di tutti e non un’università per ricchi. Io sono definito professore, è il mio mestiere e non me ne vergogno. Ma sono un professore tra la gente e continuerò a esserlo ancora di più”.
Sul debito e sulle risorse per la città ha ribadito: “Sono fiducioso che il Patto per Napoli si realizzerà. I problemi della città si risolvono anche a Roma e Bruxelles. Dobbiamo affrontare la questione della macchina comunale e della digitalizzazione. Dobbiamo saper attrarre investimenti anche privati per lo sviluppo come altre metropoli e serve un partenariato pubblico-privato perché non abbiamo bisogno solo di salvataggi di Stato”.
Poi ha lanciato un appello: “Oggi è il momento di un protagonismo diretto di tutti. Faccio appello alle forze migliori della città: si impegnino in questa grande sfida, elettorale ma anche per il governo della città. Stiamo costruendo un progetto collettivo. E, se vinceremo, vinceremo tutti, ma se perderemo perderemo tutti. Sono convinto che questa sia l’occasione vera per ripartire, ricostruire, guardare lontano, avere l’opportunità di costruire una grande Napoli”.
Prima di queste parole Manfredi è stato “beccato” dal suo principale sfidante Catello Maresca. Secondo un sondaggio di Antonio Noto il primo si attesta già al 43% e il magistrato al 38% lasciando il vuoto dietro di sé.
“Le istituzioni sono di tutti i cittadini, non sono solo di qualcuno o di una parte politica, quindi devono essere anche gelose della loro imparzialità. L’imparzialità delle istituzioni è davvero un valore. Credo, quindi, che da questo punto di vista non sia stata una bella immagine”. Lo dice Maresca interpellato da radio Punto Nuovo sull’iniziativa in programma domani, l’inaugurazione dell’acquario storico della stazione zoologica Anton Dohrn, che vede tra gli invitati anche Gaetano Manfredi, candidato sindaco di centrosinistra e Movimento 5 Stelle.
“Non vorrei che una parte politica – sottolinea il magistrato – tendesse a trasformare delle inaugurazioni o comunque delle istituzioni come comizi elettorali. I comizi si fanno altrove, si fanno forse nella vera unica istituzione imparziale, cioè tra la gente”.
Per Maresca ci sono “tutte le premesse” perché l’iniziativa di domani si trasformi in un “comizio”. “C’è Manfredi, c’è Roberto Fico – ricorda – sembra tutto organizzato per bene da questo punto di vista. Comunque – aggiunge – non partiamo con le polemiche, non ho nulla contro l’ex rettore, il professore Manfredi. Ma l’Anton Dohrn è un’istituzione, la stazione marina zoologica più antica d’Europa, un vanto per la nostra città. Io faccio parte di altre autorevoli istituzioni, sono un magistrato e un professore dell’università Vanvitelli, però sono istituzioni che si stanno comportando in maniera assolutamente diversa e con buonsenso, con correttezza. Non dobbiamo dare l’impressione che alcune istituzioni abbiano una gestione domestica, familiare. Purtroppo non è la prima volta che succede”.