Comunali: Maresca: il patto per Napoli è un pacco; attacca il centrosinistra diviso tra 4 candidati e “cespugli”.
Taisia Raio – Mentre Maresca attacca già a testa bassa, il centrosinistra si dilania tra i suoi 4 candidati. E ora si aggiunge anche Potere al Popolo con un possibile fronte rosso fuoco tra cui Prc, Pci e galassia antagonista. Il magistrato è in campo e definisce “pacco” il “patto per Napoli” giallo-rosso e, soprattutto, avvisa gli sponsor del decennio arancione: “C’è un’anarchia che si è sedimentata col tempo e che si è basata sull’equivoco che si potesse fare ciò che si voleva, che si consentiva ai centri sociali di occupare abusivamente gli immobili del Comune, dell’università”.
Nel centrosinistra è ancora clima da tutti contro tutti in attesa di un “pre-accordo” che eviti mezza dozzina di candidati al primo turno. Bassolino ha confermato che è in campo ma i mal di pancia arrivano anche dai “cespugli”.
“È evidente che il vulnus dell’attuale situazione sta nel fatto che il messaggio trasmesso e recepito è di un solo accordo Pd, M5S e Leu: cosa assolutamente errata”. Lo dichiara Apostolos Paipais presidente renziano della VIII Municipalità del capoluogo che ingloba i quartieri di Scampia, Piscinola, Marianella e Chiaiano.
“Ho già chiarito e ribadito – spiega – come il nome del già ministro è di assoluto spessore ma appare evidente che deve essere il peso dell’intera coalizione a determinare la prospettiva futura per Napoli e, soprattutto, per tutta la Città metropolitana. La netta e decisa discontinuità con l’attuale amministrazione non sembra essere in dubbio, ma le forze politiche devono trovare una sintesi ad horas e che consenta solo attraverso Manfredi che il nominativo non sia recepito come frutto di un “tridente” con sede legale romana e operativa a Napoli, per rappresentare poi in scala nazionale questo pseudo laboratorio politico. Tocca proprio allo stesso professore – rimarca Paipais – farsi garante della sintesi politica che il tavolo non ha saputo, evidentemente, trovare infondendo errati convincimenti. Tale erroneo concetto espresso non è rispettoso verso una persona di spessore come Manfredi, né nei confronti di forze politiche che hanno dato una linea, della medesima politica, ben precisa e delineata. Manfredi – ribadisce – è un nome prestigioso, ma è necessario che si concretizzi un’aggregazione ampia, mai considerata nell’ultimo decennio, anche con realtà e sinergie civili, professionali, nazionali ed internazionali”. Insomma, conclude Paipais, “un cantiere di idee, con processi operativi, per quel cambio di passo che stiamo invocando da tempo”.
Anche i socialisti (di centrosinistra) si fanno sentire. “La coalizione di centrosinistra si concentri sul programma da porre a sostegno della candidatura a sindaco di Gaetano Manfredi. È necessario lavorare all’unità, coinvolgere le migliori energie e affrontare i problemi reali della città. Il centrosinistra ha bisogno di aprirsi al dialogo e alla discussione con tutti allargando il confronto ai movimenti e ai partiti che fino ad oggi si sono impegnati in un percorso di unità e collaborazione. È necessario che Manfredi e la coalizione si incontrino al più presto per definire i punti programmatici ed avviare la campagna elettorale”. Lo afferma in una nota il segretario regionale del Psi, Michele Tarantino.
Insomma, Manfredi avrà il suo bel da fare per compattare la coalizione e “asciugare” la pletora di candidati sindaco: primo fra tutti è Sergio D’Angelo che è pronto a sedersi per un accordo, ma anche il sindaco de Magistris potrebbe aprire al confronto in un possibile scambio politico sull’asse Napoli-Calabria. In caso contrario tutti contro nel centrosinistra al primo turno, si salvi chi può.