Napoli, verso le comunali: D’Angelo ufficializza candidatura, il Pd rilancia figura di “alto profilo”
Taisia Raio – “Mi candido a Sindaco di Napoli”. Con questo annuncio sui social Sergio D’Angelo rompe gli indugi e comunica la sua candidatura a sindaco della città di Napoli. Diventa così ufficiale la terza candidatura a sindaco per le elezioni amministrative 2021 dopo Antonio Bassolino e Alessandra Clemente. Questa decisione rompe di fatto lo schieramento arancione aprendo la frattura su quella sinistra che per 10 anni ha appoggiato Luigi de Magistris. E fallisce, al momento, anche il tentativo del Pd di tenere dentro l’area a cui fa capo l’ex commissario Abc ed ex assessore alle Politiche sociali.
“Non è stata una decisione semplice – ha spiegato D’Angelo – sia perché non mi appartengono le fughe in avanti sia perché sono un convinto sostenitore, ancora adesso, della necessità di una vera unità tra tutte le forze democratiche e progressiste. Ringrazio tutti quelli che in questi mesi hanno continuato ad insistere per convincermi. Sono, e resto, convinto che sia necessario una vera unità tra tutte le forze democratiche e progressiste della città – ha sottolineato il neocandidato sindaco – Ho atteso che la ‘politica tradizionale’ desse risposte concrete, ma ho atteso invano. Napoli è stata lasciata sola nel momento più difficile. Per questo ho deciso di rompere gli indugi e proporre un progetto inclusivo, aperto, che sia in grado di coinvolgere e appassionare le napoletane e i napoletani e che abbia un obiettivo chiaro, semplice e realizzabile: migliorare radicalmente la qualità della vita dei cittadini – conclude Sergio D’Angelo – e nei prossimi giorni elencherò le iniziative che metteremo in campo”.
Nonostante il primo sondaggio di sussidiario.net non dia molto spazio nel consenso relegando D’Angelo nella voce complessiva degli “altri candidati”. È chiaro che la partita vera si giocherà al ballottaggio dove, presumibilmente, il candidato di centrosinistra e Movimento 5 Stelle sfiderà quello di centrodestra (Maresca?) mentre la Clemente sembra poter raggiungere la doppia cifra.
Insomma, il centro-sinistra si divide per poi unirsi nel secondo round del voto di settembre/ottobre portando così alla conta il ceto politico e le diverse aree di interesse. Intanto in un’intervista al Mattino il presidente del Pd Napoli Paolo Mancuso è intervenuto lasciando intendere che il candidato potrebbe essere un 5 Stelle: “In questo periodo abbiamo avuto moltissimi incontri con dirigenti e militanti di sezioni e municipalità e l’unica indicazione è trovare un nome unitario e un programma di grande ambizione e modernità per questa città. Una scelta di alto profilo, insomma. E, mi lasci aggiungere, è chiaro che muovendosi in questo scenario non possono esserci posizioni ostative per scelte di altro genere. Certo il Pd lavora per un nome che venga dalle nostre fila, ma nel momento in cui accettiamo le alleanze, stiamo dicendo che il nome lo scegliamo insieme e non abbiamo titolo ad imporlo”.