© Barba e Capelli - L'informazione prima di tutti
HomePoliticaNapoli, Migliore (Italia Viva): “Primarie strumento di partecipazione, un onore servire la città”

Napoli, Migliore (Italia Viva): “Primarie strumento di partecipazione, un onore servire la città”

Napoli, Migliore (Italia Viva): “Primarie strumento di partecipazione, un onore servire la città”

“Sono disponibile a candidarmi e sono intervenuto in più interviste chiarendo ciò che è naturale. Voglio parlare di cose sostanziose come fare qualcosa per Napoli. Voglio servire la città, non la più alta carica dello Stato. Fico è un’ottima persona ma, chiunque si deve sentire onorato di servire Napoli”. Lo ha detto Gennaro Migliore intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.

Poi ha aggiunto: “Il primo aspetto che bisogna capire è che non ci sono primogeniture. Unitario non è dove scelgo solo io ma, quello che stabilisce una coalizione. In Campania c’è una coalizione vincente al 70% e il no alle primarie è un documento interno al Pd quando c’era Conte. Se non si trova l’accordo si fanno le primarie ma, l’accordo non si impone. Napoli sembrava dovesse essere quella dove si sceglieva prima il candidato e invece viene trattata in modo subalterno come una pratica da sbrigare”. Il parlamentare di Italia Viva ha ribadito l’importanza delle primarie: “Non sono solo lo strumento per scegliere un candidato ma, sono fondamentali per la partecipazione delle persone sul programma”.

Poi Migliore ha sottolineato su Bassolino che: “Fa bene a porre dei temi. Io e altri colleghi abbiamo promosso un intergruppo parlamentare fin da dicembre con dentro tutti i partiti perché così potevamo avere più forza e risorse per il Sud. Ovviamente molti fondi devono andare alla Campania, almeno il 25%. Il Recovery Fund è fatto in modo molto serio, si basa sui progetti e noi viviamo drammaticamente che dall’Amministrazione comunale non arrivino proposte rischiando di far perdere i soldi. Da questo denaro pubblico occorre attirare anche fondi privati, si tratta di investimenti e transizione ecologica. Sulla legge speciale dico che finchè ci sarà questa amministrazione sarà molto difficile attuarla, perché serve un interlocutore e non chi ha fatto un bilancio per far sprofondare la città”.