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La discesa in campo di D’Angelo dietro la rottura Dema-Insurgencia: caos sinistra per le comunali con 6 possibili candidati

La discesa in campo di D’Angelo dietro la rottura Dema-Insurgencia: caos sinistra per le comunali con 6 possibili candidati

Taisia Raio – C’eravamo tanto amati. Almeno fino a quando c’era un assessorato. Egidio Giordano, leader di Insurgencia e assessore alla terza municipalità, si dimette dal partito Dema. Vanno via, quindi, i tupamaros del movimento arancione che dal 2011 ha portato voti, eletti in consiglio comunale, assessore e presidenti di municipalità. Questo avviene dopo le dimissioni di Eleonora De Majo da assessora alla Cultura e compagna dello stesso Giordano. A determinare la rottura tra il centro sociale e l’ex pm la scelta della Clemente candidata. Sullo sfondo ci sono anche le manovre da candidato sindaco di un altro ex arancione come Sergio D’Angelo: tra i firmatari dell’appello c’è anche il blogger e storico manager dei 99 Posse, Rosario Dello Iacovo, grande “vecchio” di Insurgencia.

D’Angelo, ormai, è in campo e al di là del classico tatticismo sotto forma di appello muove le pedine per mettersi in corsa, almeno al primo turno. Ieri sulla sua pagina Facebook ha rotto gli indugi: “A tutti quelli che mi hanno chiesto: «Ti candidi a sindaco di Napoli?», io rispondo che ci sto pensando seriamente.  Tutta questa energia non mi lascia indifferente e mi spinge a fare ancora di più in questo momento difficile per tutti noi. Per questo sto incontrando cittadini, esponenti di reti civiche e sociali, dai quali ascolto idee e suggerimenti preziosi di cui terrò certamente conto.  Sto lavorando, questo ve lo assicuro, per trasformare in atti concreti le tante energie e i contributi di idee che questa incredibile mobilitazione sta generando”.

Il sindaco Luigi de Magistris non ne fa un dramma, ormai proiettato esclusivamente in Calabria lasciando con il cerino in mano Alessandra Clemente nelle vesti di candidata in mezzo al mare di polemiche e candidati a sinistra.  Al posto di Giordano entrano a far parte Deborah Montalbano, Consigliera comunale della città di Torino e Coordinatrice dell’agorà demA.  Romolo Rea, Coordinatore demA Regione Lazio, ha ricoperto diversi incarichi amministrativi a livello comunale, consigliere della Regione Lazio e presidente dell’Ater.  Michele Conia, sindaco di Cinquefrondi, Responsabile Mezzogiorno demA, è colui che ha svolto il lavoro politico messo per la costruzione della coalizione civica a sostegno di de Magistris in Calabria.

Intanto tra Dema e D’Angelo non si capisce ancora cosa farà Potere al Popolo che si è detto disponibile ad alleanze ma non si sa ancora bene con quale tra 4-5 candidati di centrosinistra.

Sempre a sinistra tutto fermo sul fronte giallorosso in attesa del vertice Letta-Fico mentre Bassolino è sempre più lanciato verso la sua terza candidatura da primo cittadino. Resta però un altro problema: Vincenzo De Luca. I suoi non vogliono un grillino, Italia Viva chiede l’alleanza delle regionali o le primarie. E anche Clemente Mastella lo ribadisce: “L’alleanza di centrosinistra, partendo da quella vittoriosa che ha sostenuto il presidente De Luca alle elezioni regionali, va strutturata in tutte le città capoluogo al voto, altrimenti ciascuna forza politica è libera di muoversi autonomamente senza vincoli di coalizione”.

Bassolino, Clemente, D’Angelo, i “deluchiani”/renziani/mastelliani, i giallorossi Pd-M5S, Potere al popolo: dopo 30 anni circa tra amministrazioni “rosse” e “arancioni” a sinistra è un gran caos per le prossime comunali. E Catello Maresca, dopo aver incassato il sostegno di Salvini, guarda alla finestra.