Asl Napoli 2, D’Amore: “De Luca rassicura operatori, nostra macchina pronta per vaccinare”
“Potremmo funzionare molto meglio, ci stiamo provando e mettendo tutte le nostre risorse con gli sforzi per limitare al minimo i disagi. Stiamo reggendo bene, non siamo partiti con un piano vaccinale aperto a tutti e quindi andiamo a rilento tra alti e bassi ma questo ci consente di mettere a punto la macchina organizzativa”. Lo ha detto il Direttore Generale dell’Asl Napoli 2 Nord Antonio D’Amore intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.
Poi ha aggiunto: “Ringraziamo De Luca che con la sua presenza stimola il personale e rassicura gli operatori con le ansie da vaccino. Sui vaccini la sua lotta è iniziata due mesi fa quando disse che da noi ne arrivavano pochi”.
Sul caso dei vaccini sospesi D’Amore ha sottolineato: “La mia opinione personale su AstraZeneca? L’Ema e l’Aifa interrompono la somministrazione, questo è un messaggio di tutela per dire che fino alla fine ci sono controlli. È come la nazionale di calcio, ci sono 60 milioni di allenatori e pure di intenditori di vaccini. È la prima volta che affrontiamo una pandemia e una campagna vaccinale. Oggi abbiamo ripreso perché ieri è arrivato un carico di Pfizer per le categoria over 80 e per le persone fragili. È chiaro che AstraZeneca allarga la platea, al momento ci fermiamo ai 70-79 anni e gli insegnanti over 65. Abbiamo una macchina che può andare a 100 km orari e stiamo andando a 30-40. Nel nostro territorio sorgeranno altri 10 punti vaccinali”.
Poi ha proseguito sull’organizzazione in Campania: “Sui tempi dipende dal vaccino. La fascia 70-79 anni è abbastanza numerosa con 2mila al giorno ma di più non possiamo perché non ci sono le scorte di vaccino. A inizio aprile dovrebbero aumentare Pfizer, AstraZeneca e arriverà Johnson&Johnson. Ci scusiamo in anticipo per eventuali disagi ma se vogliamo fare un paragone con la Lombardia noi abbiamo fatto il 90% del personale scolastico a fronte di 2mila insegnanti lombardi”.