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Napoli, tutti contro de Magistris il “calabrese”: attesa per il vertice Letta-Fico

Napoli, tutti contro de Magistris il “calabrese”: attesa per il vertice Letta-Fico

Taisia Raio – Sindaco dove sei? Si moltiplicano le voci contro Luigi de Magistris che è impegnato parallelamente nella campagna elettorale in Calabria per la Regione. Da più parti arrivano critiche dopo i fatti di questi giorni soprattutto sul tema sicurezza a Napoli. C’è chi ha rilanciato l’ipotesi di commissariamento dopo le dimissioni della De Majo che per le opposizioni è un ulteriore indebolimento della sua maggioranza.

Ieri Matteo Salvini ai microfoni di Barba&Capelli ha lanciato il suo atto di accusa per la candidatura dell’ex pm mentre è ancora sullo scranno di primo cittadino a Napoli. Stefano Caldoro ha ammonito: “Un commissario è un elemento negativo per la città però un sindaco ci deve stare perché la presenza è essenziale. Se de Magistris è impegnato altrove per una campagna elettorale questa è una situazione da affrontare”. A rincarare la dose è un altro ex socialista come Giulio Di Donato: “Il Comune è completamente assente in una città senza governo”.

Ad attaccare a testa bassa è anche il Movimento 5 Stelle: “Un’amministrazione ormai priva di maggioranza, di idee ed iniziative, un sindaco proiettato solo sulla sua personale aspirazione di trovare ancora posto in politica – quella calabrese – che si considera (forse solo formalmente) ancora Sindaco della Terza Città d’Italia, non sono in grado di produrre la benché minima idea sul da farsi. In generale e nel caso specifico in particolare”.

Nello scacchiere arancione dilaniato da divisioni e fughe verso altre formazioni politiche l’unica voce ufficiale che ha lanciato un appello alla sinistra è stata Rifondazione con il segretario Rosario Marra: “Ci permettiamo di rivolgere un appello alle forze che con noi hanno condiviso gli aspetti migliori dell’esperienza politico-amministrativa cittadina, ormai giunta non soltanto alla fine di un mandato ma di un ciclo politico, di evitare che si cada nell’errore di gettare il bambino con l’acqua sporca”.

Sullo sfondo restano i tasselli per le prossime elezioni comunali. Il Pd con il nuovo segretario Letta dovrà sciogliere il nodo del nome da condividere con M5S e, soprattutto, con De Luca. In tal senso può diventare decisivo l’incontro annunciato via social tra l’ex premier e il presidente della Camera Roberto Fico che resta il nome papabile dell’alleanza giallorossa ma che fa infuriare ‘lo sceriffo’ De Luca.

Proprio dal nome “giallorosso” si capirà quanto sia “sostanziosa” politicamente la candidatura di Alessandra Clemente al primo turno o in attesa di un accordo al ballottaggio. Stesso discorso vale per Sergio D’Angelo che ha riscosso l’appello nell’ambito del terzo settore. Senza dimenticare un certo Antonio Bassolino: l’ex sindaco continua la sua marcia per riaprire il portone di Palazzo San Giacomo.