Napoli, Migliore: “Alleanza Pd-M5S non è punto fermo, no a Fico candidato”
“L’esigenza dell’alleanza così larga è stata determinata dal fallimento di Conte. Pandemia e la necessità di spendere in maniera efficace le risorse del Recovery Plan hanno portato a questo ma non vuol dire annullare le differenze politiche”. Lo ha dichiarato Gennaro Migliore (Italia Viva) intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.
Migliore ha poi aggiunto: “Non c’è stata mai la questione personale con Conte, sentivamo la pressione della crisi. Ora abbiamo il blocco dei licenziamenti e aree del Paese che soffrono enormemente, servono ristori per filiere come la ristorazione e il turismo. Abbiamo chiesto un sacrificio ma dobbiamo dare regole certe per i ristori”.
Sulla data del voto l’esponente di Italia Viva entra nel merito: “Credo che il rinvio delle elezioni sia da meditare attentamente perché deve dipendere da dati oggettivi della pandemia, non per valutazioni politiche. Per quanto riguarda il centrosinistra non auspico la candidatura di Fico perché fare il presidente della Camera è un incarico prestigioso, è la terza carica dello Stato, e non può diventare di parte. Italia Viva non sta facendo una valutazione su Bassolino, potremo anche candidarci direttamente. Per noi non esiste l’alleanza Pd-M5S come punto fermo, se vediamo alle ultime regionali qual è stata la coalizione vincente”.
Infine il deputato conclude: “E’ una compagine di Governo con il tratto politico della presenza di Draghi che fornisce credibilità internazionale. Poi ci sono eccellenze come il ministero della transizione ecologica o quello con Colao. Affidare a Gabrielli la delega ai servizi è un cambio preciso rispetto a Conte. È evidente che serviva rilanciare la presenza dei partiti e il lavoro collegiale”.