Detenuti, il Garante Ciambriello: “Chi ha patologie psichiatriche non può stare in carcere”
“C’è un’assuefazione sul contagio nelle carceri. Nei report quotidiani ci sono i dati di agenti e detenuti. Si devono accendere le luci su questi luoghi dove l’individuo è privato della libertà ma non deve essere privato della dignità”. Lo ha dichiarato il Garante dei detenuti in Campania Samuele Ciambriello intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.
Oggi sarà presentata la situazione relativa alle Residenze per esecuzione delle misure di sicurezza (Rems): “Nella legge istitutiva la funzione del Garante è relativa al carcere e a tutti i luoghi in cui la libertà è privata come il Tso (trattamento sanitario obbligatorio) come le Rems, nate dopo la chiusura degli Opg. Abbiamo persone socialmente pericolose in carcere in attesa di poter andare nelle Rems. Oggi ci sono 31 strutture con 600 persone. Abbiamo bisogno di luoghi per i sofferenti psichici e questi non possono essere le carceri”.
Rispetto sempre al carcere Ciambriello ha aggiunto: “Voglio coniugare la certezza con la qualità della pena ma se verità e giustizia non si mettono insieme avremo solamente la vendetta. Negli ultimi 15 anni 27mila persone hanno ricevuto un risarcimento per ingiusta detenzione, lo Stato ha speso centinaia di milioni di euro. E chi riceve il risarcimento non sarà mai ripagato per una prima pagina sul giornale e per l’ingiustizia. E se sbaglia un magistrato? Che succede?”