Caldoro: “Campania Repubblica delle banane, il Governo intervenga per ritirare ordinanza De Luca”
“C’è un accanimento della Regione contro i commercianti, i ristoratori e la scuola. Sono decisioni che non hanno logica”. Lo ha dichiarato Stefano Caldoro, Capo dell’opposizione in Consiglio Regionale intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.
Caldoro è durissimo contro il governatore De Luca: “L’ordinanza non può essere una sensazione. Uno si sveglia la mattina e non sente tecnici ed esperti, un atto irrazionale e illegittimo quindi non mi meraviglio della protesta di chi subisce questo problema. La situazione è molto grave, perché tutta l’Italia è gialla e la Campania no? C’è un motivo segreto, riservato di cui non siamo a conoscenza? I sindaci stavano organizzando i controlli nelle strade e nelle piazze per evitare assembramenti, poi la mattina arriva un’ordinanza senza confrontarsi con le associazioni di categoria, con i sindaci, così non si governa. Ci troviamo in una situazione che ha superato il limite e qualcuno deve intervenire perché la Campania non può essere una repubblica a parte, una repubblica delle banane. La nostra Regione non merita amministratori che mettano in campo scontri permanenti e manie di protagonismo”. E poi aggiunge: “Il Governo o decide un commissariamento o un affiancamento. O si nascondono i dati o la scelta è illegittima. Bisogna revocare l’ordinanza, il Governo può intervenire”.
Sui limiti della riforma del titolo V l’ex governatore ha affermato: “Come presidente della Regione chiesi la macro-regione. Non siamo uno stato federale né siamo come la repubblica francese, siamo una via di mezzo e molti se ne approfittano. Questo è uno degli argomenti che fuori dai confini nessuno capisce”. Sullo scenario nazionale Caldoro ha dichiarato: “Noi siamo opposizione, siamo pronti però a collaborare se c’è un tavolo comune sul Recovery Fund. Il Governo non può però litigare ogni giorno”.
Infine, sul futuro sindaco di Napoli Caldoro ha confermato il suo pensiero: “Maresca è una candidatura autorevolissima, anche se il programma è prioritario, non bisogna però scadere nel toto-nomi. La componente civica è essenziale e deve avere autonomia come i partiti devono avere il loro ruolo. Quando si fa una coalizione servono tutti”.