Nuova variante Covid, l’Asl Na3 Sud pronta alla prossima ondata
L’asl Napoli 3 Sud è pronta a fronteggiare un’eventuale nuova ondata. Innanzitutto la rigorosa applicazione delle disposizioni contenute nell’ordinanza del ministero della Salute del 28 aprile scorso: utilizzo delle mascherine e degli altri dispositivi di protezione individuale da parte del personale delle strutture sanitarie, degli utenti e dei visitatori all’interno dei reparti di ricovero ad alta intensità di cura che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi (terapie intensive, terapie sub intensive, utic, neonatologia e terapia intensiva neonatale, dialisi, oncologia, malattie infettive).
Poi, le risposte in relazione all’attuale andamento della curva epidemiologica da Covid 19 ed in vista di eventuali futuri picchi di richieste emergenziali: opportuni aggiornamenti dei modelli organizzativi, secondo criteri di flessibilità, che possano consentire la rimodulazione dell’offerta assistenziale coerentemente alla domanda e ai bisogni del territorio.
Insomma, la macchina organizzativa dell’Asl Napoli 3 Sud non resta ferma di fronte ad una possibile recrudescenza dell’ondata pandemica.
“Alla luce di questi elementi e sulla base della situazione contingente – spiega il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud Giuseppe Russo – i nostri sforzi ruotano attorno a due pilastri di natura organizzativa, relativi ai pazienti fragili ricoverati e a quelli che accedono in pronto soccorso e nei reparti di degenza risultati positivi al test diagnostico”.
Nei pronto soccorso è necessario che gli operatori di triage pongano la massima attenzione, al momento dell’accesso dei pazienti, nel riconoscere i sintomi da Sars-CoV 2 e all’anamnesi eventuali contatti stretti con positivi al covid nei 5 giorni precedenti, per poi procedere all’effettuazione del test diagnostico nel caso di riscontri positivi.
Stesso discorso per i pazienti che, sebbene asintomatici, necessitino di ricovero o trasferimento in uno dei reparti di degenza che ospitano soggetti fragili.
All’atto del ricovero viene garantito l’isolamento dei pazienti risultati positivi al test con l’obiettivo di evitare qualsiasi contatto con i ricoverati fragili, con quelli affetti da gravi patologie, immunodepressi, oncologici etc.
“Sul piano più strettamente organizzativo – aggiunge il direttore Russo – si rende necessaria un’adeguata programmazione delle sedute operatorie, dialitiche e diagnostiche così da garantire l’osservanza delle misure di prevenzione già in uso nei confronti delle malattie infettive, prevedendo le necessarie sanificazioni al termine della prestazione resa alla persona covid positiva. Analogo discorso vale anche per la gestione dei trasporti secondari dei pazienti covid presso altre strutture”.
Intanto, tutte le strutture aziendali preposte lavorano senza sosta in vista dell’organizzazione della prossima campagna vaccinale anticovid 19.