Maresca attacca l’Assessore alla sicurezza del comune di Napoli, De Iesu: le responsabilità sono di tutti

“Io ho grande stima di Catello Maresca, ma i magistrati hanno la loro funzione, molto spesso si mettono su un piedistallo e fanno delle valutazioni. Bisogna sporcarsi le mani vedete, qui tutti scrivono o le fanno poi su questi temi non ci dovrebbe essere spazio a diciamo contenziosi politici. L’assessore alla sicurezza di Napoli o il sindaco non possono risolvere i problemi come se la camorra, il disagio giovanile fosse nato oggi, non è così. Affondoan le radici di questa città. Quello su cui tutti ci dobbiamo interrogare è come fare qualcosa di meglio e non è un problema dell’assessore alla sicurezza, è un problema di entrare nell’anima del problema. Sostenere le famiglie, fare delle politiche sociali vere, sostenere le famiglie. Credo che le famiglie sono il primo nucleo formativo, devono essere sostenute. Perché una famiglia può essere la culla del bene ma può essere un incubatore del male. Non sempre le famiglie sono adeguate. Oggi soprattutto perché i giovani ,gli adolescenti vivono in un’epoca digitale. Oggi c’è una rivoluzione digitale in atto dove i genitori analogici hanno grande difficoltà nell’interpretare le linee di comunicazione dei giovani digitali. Ecco vede sono temi terribili che non possono essere ridotti alla qualità dell’assessore del comune di Napoli. Le responsabilità sono di tutti: comune, amministratori, politici, magistrati, poliziotti, tutti devono sentirsi stimolati dalle parole di Don Mimmo e dico ancora che in varie circostanze un restyling del codice minorile deve essere fatto”.

Queste le parole di Antonio De Iesu, Assessore alla sicurezza del comune di Napoli, intervenuto questa mattina a Barba&Capelli di Corrado Gabriele, in risposta all’attacco di Catello Maresca che chiedeva le sue dimissioni.

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