Cambiamenti climatici, Del Giudice: resilienza, preparare le nostre città a resistere agli eventi
È venuto a mancare il 52% percento dell’apporto idrico in Piemonte, Lombardia, Friuli ed Emilia Romagna. Per il periodo 1971- 2020 ci sono stati 547 morti, 33 dispersi, 500 feriti, 164.000 evacuati e senzatetto solo per le questioni legate ai fenomeni climatici.
“I dati ormai sono chiari. Il cambiamento climatico è questo. Il surriscaldamento è questo. Non c’è più da dividersi tra negazionisti eccetera. Noi assistiamo a cambiamenti così lenti che presentano il conto” queste le parole di Raffaele del Giudice questa mattina a Barba&Capelli di Corrado Gabriele.
“C’è un tema c’è il tema del suolo – continua Del Giudice – il suolo non va a consumato perché in questo modo noi stiamo mettendo una sorta di impermeabile sul pianeta e quando piove l’acqua invece di essere assorbita e quindi andare a ricaricare le falde in maniera lenta e graduale come ha fatto nei secoli, noi la stiamo facendo dilavare. L’acqua poi si va a prendere i suoi spazi. Si stanno modificando le zone di aria fredda e di aria calda dovuta soprattutto ai cambiamenti climatici sul riscaldamento del pianeta. Quindi una zona come l’Emilia Romagna che si trova tra una pianura e un mare e poi l’Appennino dietro crea delle condizioni con quest’aria che arriva da est e non più da ovest come accadeva in quella sorta di termoregolazione naturale di questo grande bacino del nostro pianeta noi assistiamo a questi fenomeni. Adesso cosa fare insomma? Innanzitutto predisporre vabbè come sempre l’aiuto ma ci dobbiamo preparare. Qui viene fuori una parola abusata: resilienza. Che non vuol dire questa parola inutile. La resilienza vuol dire preparare le nostre città anche con interventi seri a resistere a questi eventi.”
Il commento completo: