CIBO AI CLOCHARD: Assessore Trapanese : mai dette quelle parole.
Sergio D’Angelo: si rispetti il lavoro delle associazioni.
Antonio Mattone: noi aggrediti verbalmente dall’assessore.
Ciro Verdoliva: spesso troviamo persone che non si convincono che possono essere affrontati i loro problemi.
“Non ho mai detto questo, c’è un verbale di commissione, ho detto una cosa che sto cercando di fare da un anno a questa parte e cioè raggruppare le associazioni di volontariato, tutte quelle parrocchiali quelle informali quelle di volontariato e cercare di iniziare a costruire una squadra” dura la risposta questa mattina a Barba&Capelli – la trasmissione di Corrado Gabriele in onda tutte le mattine sulle frequenze radiofoniche di Radio Club 91 – da parte dell’assessore al Welfare del Comune di Napoli Luca Trapanese che ha dato anche numeri e dati dell’impegno dell’amministrazione Manfredi sul tema dei senza fissa dimora spiegando nel dettaglio le iniziative portate avanti sinora (l’intervista integrale nel link pubblicato qui di seguito).
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La trasmissione era stata aperta dalla riflessione fatta dal conduttore con Gennaro Matino, teologo e pro-vicario generale dell’arcidiocesi e responsabile del XXXI Sinodo della Chiesa di Napoli a cui si sono aggiunte anche le parole di Sergio D’Angelo consigliere comunale a Napoli e fondatore di GESCO “Si rispetti il lavoro delle associazioni e delle organizzazioni di volontariato impegnate nell’assistenza in strada dei senza dimora. Bisogna combattere la povertà non i poveri. Non fornire cibo ai clochard è una scelta sbagliata che può solo accrescere le difficoltà di chi è in strada. Il problema vero non è certo il volontariato quanto piuttosto leggi sbagliate come la Bossi Fini e i decreti sicurezza di Salvini che hanno spinto alla disperazione migliaia di immigrati e di disperati scappati dalla guerra e dalla fame. Contano i fatti, è vero, ma le parole a volte possono fare altrettanto bene o male. Se sono state pronunciate frasi in libertà è bene chiarire e precisare il proprio pensiero.
Le istituzioni devono fare la loro parte, promuovere il coordinamento di cui parla l’assessore, senza rinnegare il lavoro svolto dalle associazioni. A loro, ai volontari, va solo tanta gratitudine per l’impegno e per il tempo che spendono a favore degli ultimi. Allo stesso tempo siamo fiduciosi che l’assessore Trapanese possa meglio precisare il suo pensiero, anche per non vanificare lo sforzo che sta profondendo nella ricerca di soluzioni per i senza dimora a Napoli”
Antonio Mattone portavoce della Comunità di Sant’Egidio di Napoli aveva ieri dichiarato a Repubblica nel servizio firmato da Alessio Gemma “Non dare da mangiare non ferma la povertà” rispondendo così alla dichiarazione riportata il giorno precedente dalla edizione napoletana stesso quotidiano napoletano di Trapanese a proposito delle associazioni di volontariato “fanno del bene ma creano anche dei danni. Non ho paura a dirlo. Se c’è gente che continua a dar da mangiare è chiaro che i senza dimora non se ne andranno mai dalla strada”.
Cosi Mattone in una nota inviataci dopo l’intervento in trasmissione : “devo riscontrare oltre alla aggressività verbale dell’assessore che non mi ha dato la possibilità di replicare devo precisare quanto segue: di fronte a una dichiarazione così grave uscita sulla stampa non eravamo certo noi a dover chiedere se fosse vero o meno, ma lui doveva smentire immediatamente, smentita che è arrivata solo dopo il comunicato congiunto della comunità di Sant’Egidio e della Croce Rossa. In secondo luogo l’assessore rivendica il fatto che viene chiamato dalle associazioni per collocare i senza fissa dimora come se fosse un favore personale e non invece il suo dovere istituzionale. Succede tra l’altro che sono gli assistenti sociali che si rivolgono a noi per chiedere consigli e soluzioni. In terzo luogo sono più di trent’anni che la comunità di Sant’Egidio sta in strada con i senza dimora e coordina un gruppo di associazioni di volontariato. L’affermazione dell’assessore che questo gruppo di coordinamento non esiste è priva di fondamento”.
Infine buone notizie arrivano dall’ASLNA1 che con il DG Ciro Verdoliva che nel suo intervento oltre a snocciolare i contenuti dell’importante protocollo di intesa firmato con Comune e Arcidiocesi di Napoli i cui punti fondamentali che riportiamo di seguito ha affermato: “molto spesso non si convincono che la loro condizione di strada è una condizione che può essere affrontata e risolta, ma è una situazione che diventa complessa sia per l’eta dei soggetti che per la presenza di più patologie che si sommano e poi vengono ad aggravarsi anche ad esempio per il freddo dell’inverno, ma noi come ASL anche grazie al protocollo di intesa mettiamo in campo una serie di azioni importanti che vanno incontro a tutte queste esigenze” ha detto l’ing. Verdoliva specificando i punti di lavoro come segue a cui si aggiungono iniziative concrete dell’Unità Operativa di Salute Mentale e il comparto del servizio di vaccinazioni
• Camper della Salute Il camper dedicato all’assistenza senza fissa dimora è dotato di un equipaggio costituito da un medico, un infermiere e l’autista. Il calendario è aggiornato mensilmente con elencazione dei giorni e delle sedi delle varie tappe del camper.
• Struttura mobile UOSD UdS L’Unità mobile della UOSD è attiva dalle 08:30 alle 16:00, dal lunedì al venerdì, su Piazza Garibaldi per interventi di Riduzione del Danno (RDD) in favore di utenti consumatori di sostanze. Le professionalità a bordo del Camper mobile sono un infermiere e due professionalità per supporti specifici; è un servizio a bassa soglia aperto a persone che vivono in strada e che fanno uso di sostanze (alcol, droghe). L’obiettivo è tutelare la loro salute, facilitando uno stile di vita meno rischioso e favorendo la mediazione con il contesto in cui vivono. La sede fissa è sita in via Postica Maddalena n. 42 ed offrono vari servizi nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì: docce, cambio di abiti, pranzo, lavanderia, ambulatorio medico, segretariato sociale, attività ludico-creative; nei giorni di martedì e giovedì: spazio d’ascolto, gruppi di socializzazione e segretariato sociale.
• mappatura dettagliata dei servizi/strutture afferenti all’ASL Napoli 1 Centro per la presa in carico dei Senza Fissa Dimora;
• stiamo programmando percorsi sperimentali per Dimissioni protette dagli ospedali per il prosieguo delle cure;
• stiamo programmando Trasporto sociale per le persone SD che necessitano, al momento delle dimissioni ospedaliere, di ulteriori cure e controlli con l’impossibilità di recarsi presso ambulatori e/o Presidi ospedalieri, rischiando di vanificare le cure erogate fino a quel momento o addirittura aggravarne le condizioni al punto da incorrere in un nuovo ricovero (in fase di attivazione).