Politica, Maresca: “Il nostro è un nuovo modello politico. Basta miopia, pensiamo ai prossimi 30 anni”
“Stiamo certificando un nuovo modello politico. Un modello partito qualche mese fa attraverso l’ascolto del territorio, intercettando le necessità delle persone. Sulla base di questi fatti concreti stiamo elaborando, un programma, un progetto e quindi delle idee che poi sono state messe nero su bianco. Su questa piattaforma di idee ci siamo confrontati con diversi partiti e c’è stata un’ampia disponibilità da parte dei partiti di centro destra”. Queste le parole di Catello Maresca intervenuto durante la trasmissione Barba&Capelli di Corrado Gabriele, su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.
“Io sono stato un magistrato atipico – ha sottolineato Maresca – Ho capito subito che le mafie si combattevano per le strade, nelle scuole. Oggi resto un magistrato in aspettativa e stiamo raccogliendo la documentazione di tutti coloro che si candideranno nelle nostre liste. Spero che non ci sfugga niente, ma se dovesse capitare rimedieremo dopo. Per me la legalità è un valore assoluto e da questo punto di vista staremo attenti prima, durante e dopo”.
“L’illuminazione della città – ha dichiarato il candidato sindaco – è importante anche come segnale. Una città illuminata, una città che splende è già un buon inizio. Dobbiamo proiettarci verso una città che sia anche monitorata attraverso la video sorveglianza. Dobbiamo recuperare il controllo del territorio per assicurare a tutti una vita normale. Una serenità e una tranquillità alle madri e ai padri. Quindi, illuminazione e poi una prospettiva di smart city che possa essere attrattiva sia per i giovani che per coloro che vengono a visitare la città”.
“Per me don Mimmo Battaglia ha sempre ragione – ha detto Maresca – Dobbiamo ripartire dall’appello dell’arcivescovo. La battaglia per Napoli si vince dai quartieri difficili, dalle periferie. I soldi del Pnrr non ci sono a oggi. L’attenzione per il sud fino a oggi è stata scarsa e non solo per la mancanza di fondi, ma anche per la cattiva gestione di 30 anni di Governo”.
“Sono abituato a studiare – ha precisato ancora il candidato sindaco – e vado a leggere le carte. Stiamo preparando le prime dieci delibere. Tra questi provvedimenti c’è il riordino della macchina amministrativa. Servono tempi certi per coloro che vogliono creare sviluppo e con lo sviluppo occupazione, di cui Napoli ha molto bisogno. La mia storia è scritta con 20 anni di impegno profondo per la giustizia. Il fatto che il centro destra unito sostenga un magistrato è solo un bene per i napoletani”.
“Non mi sono sentito con Gianni Lettieri – ha dichiarato Maresca – Non è in agenda in questo momento. Sto incontrando tante realtà imprenditoriali. L’interesse principale è elaborare qualcosa di costruttivo per la città. Io penso che decideranno i cittadini, soprattutto al secondo turno. Sarà uomo contro uomo. Andremo al ballottaggio. A me interessa poco delle coalizioni, mi interessa la sorte della città nei prossimi 30 anni. Basta essere miopi”.
Poi una curiosità sulla scelta di candidarsi a sindaco: “Mia moglie ogni sera dice ‘ma chi te lo fa fare'”, ha concluso sorridendo Maresca.