Napoli, la resa dei conti tra fedelissimi ed ex arancioni: sinistra sempre più lacerata
Taisia Raio – Il percorso verso le comunali di Napoli è ricco di tensioni a sinistra. Il clima da fine impero apre dissapori che vanno oltre quelli politici. L’ultimo in ordine di tempo riguarda ciò che resta di Dema con la consigliera Laura Bismuto e il gruppo di Insurgencia con l’ex assessora Eleonora De Majo.
Dopo la vicenda dello “sciacquone” durante la seduta consiliare via zoom la consigliera arancione in un’intervista a Repubblica ha attaccato frontalmente il centro sociale di cui fa parte la De Majo: “C’è un opportunismo che ha legato quelle persone a de Magistris, il loro operato ha influito negativamente sull’immagine di questa esperienza. Oggi siamo a fine percorso, cercano strade nuove”.
La risposta di Egidio Giordano, assessore alla terza municipalità e compagno di Eleonora De Majo, dimessosi dalla segreteria Dema, è arrivata su Facebook: “Pensare che io invece mi ero fatto l’idea che l’immagine negativa di questa esperienza amministrativa fosse legata ai 12 milioni di euro di multe recapitate a ignari cittadini passati inconsapevolmente per una zona perdonale mai comunicata, alle disastrose conseguenze sul traffico legate alla chiusura della Galleria Vittoria, all’incuria del verde, alla mancanza di decoro e di igiene urbana soprattutto in periferia, all’abbandono totale delle politiche sociali usate come merce di scambio politico per ogni rimpasto, alla gestione del patrimonio che con un eufemismo potremmo dire non attenta all’interesse pubblico mentre qualcuno ancora si riempie la bocca parlando di beni comuni.
“Invece no. Pare che la cattiva immagine di questa amministrazione – aggiunge Giordano – sia legata alla riqualificazione e alla rinascita del rione sanità, alla gestione delle politiche culturali durante la pandemia, all’abbattimento della Vela verde e alla assegnazione di duecento alloggi di nuova costruzione e a tutte quelle battaglie su cui abbiamo lavorato in questi cinque anni, che io rivendico con forza e che credevo fossero un risultato collettivo di questa amministrazione. Ognuno ha il suo punto di vista, il mondo è bello anche per questo”.
Tutto ciò avviene con il sindaco de Magistris proiettato nelle elezioni calabresi e che ormai sulle vicende napoletane si dedica per togliersi qualche sassolino dalla scarpa e scagliarlo contro i suoi ex fedelissimi.
Si è disintegrato quel cartello elettorale di maggioranza arancione. Ma la frammentazione con non pochi rancori e odi politico-personali riempiono tutta la sinistra. Basta ricordare lo scontro tra bassoliniani e Pd sulla candidatura dell’ex sindaco. Intanto si stanno ripetendo appelli e laboratori che non escludono la costruzione di liste civiche come Prossima Napoli e Napoli Differente mentre De Luca e Dem sono in una serrata trattativa e Potere al Popolo correrà da solo.
Mancano ancora sei mesi per le elezioni comunali e tutto è ancora in gioco. La certezza è l’aria che si respira di un clima di grande acredine senza esclusioni di colpi in quella sinistra a capo di Palazzo San Giacomo da quasi 30 anni.