I contagi e lo sciacquone: cronache napoletane da fine impero verso le prossime comunali
Taisia Raio – De Luca e De Magistris, i due nemici sotto il fuoco delle polemiche. Per diversi motivi l’uno dall’altro governatore e sindaco da tempo non si beccano più a mezzo stampa ma su di loro piombano attacchi e critiche per il loro operato.
Per il Presidente della Regione l’ultimo caso riguarda la polemica per il vaccino ai componenti dell’Unità di Crisi, tanto da far intervenire Salvini. La vicenda, però, si è sgonfiata abbastanza in fretta perché si tratta di operatori sanitari convocati dalle rispettive aziende ospedaliere.
M5S, invece, non fa sconti sulla questione scuole chiuse. “Su una platea di 15mila tra studenti, docenti e personale Ata che frequentano le scuole di Salerno, 6909 sono stati sottoposti a tampone nel periodo dal 15 al 27 febbraio scorsi. Di questi, appena 12 sono risultati positivi al Covid. È quanto emerso da uno screening effettuato dalla Fondazione Ebris, reso noto dal dirigente comunale della Pubblica Istruzione, nel corso dell’audizione della Commissione Trasparenza del Consiglio comunale di Salerno. Un dato che ci fa riflettere sulla decisione del governatore De Luca di chiudere le scuole in Campania in anticipo rispetto alle disposizioni del Governo, ma anche su ogni altro provvedimento precedente di questo tipo, adottato in controtendenza alle prescrizioni nazionali. E non si capisce per quale ragione si è dovuti ricorrere a una Commissione Trasparenza per essere messi a conoscenza su cifre che la Regione Campania, che ha commissionato e pagato profumatamente lo stesso screening anche nelle altre province, avrebbe dovuto rendere pubblici immediatamente, nell’interesse di tutti”. Lo dichiara la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà.
“Chiederò alla giunta regionale – annuncia Muscarà – che siano comunicati gli esiti di tutti i tamponi effettuati da Ebris. Solo così possiamo capire se è possibile rientrare a scuola in sicurezza o se si renda assolutamente inutile ogni decisione di tenere chiuse le scuole, nel caso in cui la tendenza regionale sia in linea con la cifra risibile emersa dal campione di Salerno. Lo dobbiamo agli operatori scolastici, agli studenti e ai loro genitori che hanno il sacrosanto diritto di sapere e di essere rassicurati”.
Per il primo cittadino di Napoli, candidato presidente alle elezioni regionali in Calabria, ci sono due tegole: la richiesta di commissariamento dopo l’ennesimo rimpasto in Giunta e le tensioni in Città metropolitana. A condire il tutto di un sano sarcasmo è il caso del Consiglio comunale di ieri via zoom: alla nomina della consigliera Bismuto si è sentito a gran volume lo sciacquone di un water che ha lasciato i presenti basiti e perplessi con la richiesta di chiudere i microfoni.
Sempre dal fronte 5 Stelle arriva la denuncia di un altro caso con i portavoce Matano e Brambilla: “Il giorno 23 pomeriggio ci viene trasmessa dagli uffici – proveniente dalla Segreteria Generale – la deliberazione di proposta al Consiglio n. 85 di riconoscimento di debiti fuori bilancio. A parte le anomalie politico/gestionali della delibera, ci balza agli occhi un particolare: le osservazioni del Segretario Generale. Esse non si riferiscono infatti alla delibera 85, bensì sono quelle formulate sulla deliberazione 69/2021. Un copia e incolla fatto male. Ma nessuno se ne avvede prima della pubblicazione il 23 pomeriggio, ma solo dopo: il 24 mattina. Difatti la deliberazione viene tolta dall’Albo Pretorio on-line”.
Cronache da “fine impero” per il Comune e di medio termine in Regione dove il governatore sceriffo prova l’ultima scalata dopo Santa Lucia: il palazzo San Giacomo che dista solo a meno di 1 km e rappresenterebbe il potere definitivo in Campania.