Comunali, Riccardo Marone: “Follia rinviare elezioni, città non può stare senza Governo”
“Ho un bel ricordo di una grandissima esperienza. Oggi non abbiamo un’amministrazione e con un possibile rinvio delle elezioni avremo una città senza governo, amministrata da Piscopo se de Magistris dovesse vincere le elezioni in Calabria. È una follia rinviare le elezioni lasciando questo vuoto”. Lo ha dichiarato Riccardo Marone intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.
L’ex vicesindaco analizza il dibattito politico: “Non sono mai stato un particolare fan della società civile. Non stiamo discutendo dei contenuti ma se Bassolino doveva candidarsi o meno. È una discussione oziosa perché è un suo diritto e decidono gli elettori. Il punto è se il Pd riesce a trovare un candidato, speriamo che dal cilindro esca una grande candidatura”.
E aggiunge: “Penso che se ci fosse un nome di alto prestigio andrebbe fatta una riflessione. Il Pd doveva aprire un confronto con Bassolino e doveva avere l’umiltà dopo aver perso nelle ultime due volte, senza nemmeno andare al ballottaggio. Anche se quelle sconfitte non sono imputabili all’attuale dirigenza. Il problema è il Pd nazionale che non si preoccupa della vicenda”.
Poi Marone sottolinea: “Nei momenti difficili di un Paese si cercano figure di alto prestigio che però non risolvono i problemi della classe politica. De Luca e Bassolino vengono da una scuola politica, hanno differenze, ma provengono da una scuola della sinistra come il Pci. Abbiamo fatto leggi assurde dove chi ha fatto politica deve essere penalizzato, sull’onda del populismo dei 5 Stelle che ormai stanno evaporando, peraltro quando si siedono a banchettare lo fanno più di altri”.
L’avvocato conclude: “De Luca e Bassolino saprebbero trovare un punto di incontro nonostante le caratteristiche molto diverse, hanno alle spalle una storia politica lunga e seria. Io non capisco come si possa immaginare di consegnare la città a un altro magistrato, da forze politiche che hanno sempre avuto certe posizioni sulla magistratura. Bisogna capire se sanno amministrare”.