De Magistris: “Molto probabile la mia candidatura in Calabria”
“A me piacciono molto le sfide e quella in Calabria è simile a quella che ci fu a Napoli nel 2011”. Lo ha dichiarato il sindaco Luigi de Magistris nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.
Poi il sindaco ha aggiunto: “La Calabria sarà al centro quando ci sentiremo per la trasmissione della prossima settimana. È molto probabile la mia candidatura che peraltro coincide con la fine del mandato. La legge regionale calabrese non prevede che un sindaco di qualsiasi parte del Paese debba dimettersi e quindi non farò dimissioni preventive”. Poi arriva il confronto a distanza con l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano che è intervenuto telefonicamente: “Prima di prendere qualsiasi decisione devo sentire Mimmo perché sono le parole che valgono di più. In Calabria come a Napoli ho dato la mia vita”.
Sul rimpasto il primo cittadino ha sottolineato: “La critica ci sta ma, allo stesso tempo è lecito che in 10 anni si possa cambiare una squadra con esigenze di dare nuova linfa. C’è comunque una forte continuità con alcuni assessori che, sono presenti da tempo. A volte certi cambi sono dovuti a valenze politiche”.
Infine sullo scenario nazionale l’ex pm si è soffermato a lungo: “Alla fine troveranno un punto di equilibrio perché non vogliono le elezioni e non ci sono altri governi in Parlamento, a parte gruppo misto/centrodestra. Mi sembra più fattibile un rimpasto di Governo. L’immagine che viene fuori è l’inadeguatezza della maggioranza in un periodo storico dove serve ben altro. Ho sempre auspicato a una riforma elettorale per il Parlamento simile a quella per eleggere i sindaci”.
E poi ha concluso: “Ritengo che la debolezza del Governo non sia solo nei numeri risicati ma anche nella forza e nelle idee. Conte è stato abile nella prima parte della pandemia, oggi quello slancio si è perso, poi c’è un Renzi furbacchione che fa pesare la sua presenza. Se si va al voto M5S, Pd e Italia Viva non prenderanno gli stessi seggi con l’elezione poi del Presidente della Repubblica”.