Rider aggredito, azienda Bifulco di Ottaviano pronta ad assumerlo già da oggi”
Dopo l’aggressione al rider sono arrivate proposte di lavoro per Gianni Lanciano, una di queste è giunta dall’azienda Bifulco di Ottaviano, che dal dopoguerra si occupa di allevamenti, macellazione e ristorazione. Ne hanno parlato il presidente della Camera penale Marco Campora e il sindaco del comune vesuviano Luca Capasso nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.
Campora ha sottolineato: “L’allarme giovanile è uno dei problemi della città che la pandemia ha aumentato. Assistiamo a una criminalità che si caratterizza con un elevato tasso di violenza, sproporzionato anche dal movente. Ho apprezzato la compostezza del rider che si è detto arrabbiato ma dispiaciuto per quei ragazzi. Magistratura e forze dell’ordine hanno fatto tantissimo per sgominare i clan, oggi serve prevenzione seria e politiche sociali soprattutto nei quartieri a rischio. È un errore dire che sono atti di violenza senza giustificazioni perché in certi contesti si cresce nella devianza”.
Il sindaco di Ottaviano spiegando l’iniziativa dei Bifulco ha dichiarato: “Ci sono 3 aspetti in questa vicenda. Da penalista capisco che bisogna partire dalla cultura e dall’abbandono dello Stato. A volte però è una scusa perché parecchia gente preferisce il Reddito di cittadinanza al lavoro, sentendo la storia del rider ho subito contattato Luciano Bifulco, per chiedergli di dare un’opportunità di lavoro a Gianni. Sono contento che anche da Giugliano sia arrivata un’altra proposta lavorativa, a dimostrazione che quando lo Stato vuole ottenere risultati sa farlo; per fortuna che qualcuno ha girato quel video altrimenti questa vicenda sarebbe finita in una denuncia per rapina contro ignoti”.
E infine Capasso ha concluso: “E’ una criminalità violenta e fatta da ragazzini di 15-16 anni. I processi sono lunghi, lo Stato interviene raramente ed è importante partire dalla scuola e dalle famiglie mettendo insieme le forze. Un ragazzo che cresce in un ambiente deviato e che si trova poi con altri 6 giovani ad aggredire un lavoratore per qualche centinaio di euro di provento: è da malati”.