De Magistris: “Al tavolo per il Bilancio mi fu chiesta la testa di Alessandra Clemente”
“Un augurio a tutti i napoletani e agli italiani di tornare a vivere quella vita che ci manca troppo”. Lo ha dichiarato il sindaco Luigi de Magistris intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.
Su questo Capodanno atipico il sindaco ha sottolineato: “Viviamo l’incubo della pandemia e noi sappiamo quanto sia bella piazza del Plebiscito piena di gente il 31 dicembre con i turisti. Basta ricordare che all’epoca discutevamo su come gestire il grande numero di persone che affollavano lungomare e strade in quella notte. Vivrò questo San Silvestro in modo semplice e in famiglia, come indicano le prescrizioni anti Covid. Questo Natale ci ha fatto riscoprire il calore degli affetti. Il 31 degli ultimi anni l’ho passato in piazza per verificare se tutto funzionava, quest’anno c’è maggior tempo per stare coi propri cari”.
Sul prossimo futuro della fine consiliatura il sindaco ha affermato: “E’ difficile programmare. A marzo e aprile eravamo convinti che l’estate sarebbe stata la ripartenza e il Natale nella normalità. Ora tutto dipende dal vaccino. Fino a giugno lavoreremo tantissimo per rafforzare i fattori di resistenza di questa città, dai servizi ai lavori pubblici. Vogliamo vedere Napoli protagonista di una ripartenza forte, a partire dal turismo. Io sono ottimista, penso che il 2021 grazie al vaccino e alla scienza possa essere l’anno della svolta. Sono convinto che avremo quella marcia in più in città”.
Su un bilancio di questi dieci anni di Amministrazione l’ex pm ha prima rivendicato uno dei risultati ottenuti: “La cosa di cui andiamo più orgogliosi è l’immagine della città in Italia e nel mondo. Dieci anni fa era cancellata da obiettivi di investimento per cultura e turismo, mortificata dalla camorra e dai rifiuti. Prima della pandemia era uno dei luoghi più visitati al mondo. Questa è la fotografia più rappresentativa di questa Amministrazione. Ci siamo collocati in questi investimenti anche senza soldi e con un sistema di politica regionale e nazionale che ha remato contro”.
Poi ha ammesso ciò che non è riuscito a portare a termine: “Il mio maggior rammarico è quello di non aver completato alcune opere che non riuscirò a inaugurare. Una su tutte è la prima pietra dell’impianto di compostaggio che ha una procedura amministrativa in corso e quindi si farà. È uno dei rimpianti”.
Sugli scenari per le candidature alle elezioni comunali il primo cittadino ha ribadito il suo pensiero: “Nella vita mai dire mai. Alcune prospettive si possono sempre realizzare. Per Roberto Fico parliamo di qualcosa che non è concreto, non c’è una sua candidatura e non ne vedo nemmeno le condizioni. Per le Amministrative la candidatura concreta è Alessandra Clemente e poi altre ufficiali come Bassolino e Maresca”.
E sull’intreccio candidature e Bilancio comunale de Magistris ha svelato un retroscena: “In questo momento credo che le forze più deboli per le comunali sono Pd e 5 Stelle. Non c’è coesione tra loro e credo si consumeranno in una dialettica infinita per poi in primavera mettere in campo una candidatura non forte. Sul Bilancio abbiamo visto che molti sono mossi da rancori personali. Noi abbiamo ribadito più volte di essere disposti al dialogo. Per discutere sul bilancio e sul futuro della città ci avevano chiesto di portare al tavolo ‘la testa’ di Alessandra Clemente tipo codice di Hammurabi. Nemmeno nel Medioevo avvenivano certe cose. Con Sarracino segretario speravo che le cose cambiassero”.
Infine le noti dolenti di questo fine anno, con il lungomare e la questione Whirlpool: “Sul lungomare la situazione è molto seria. Ho chiesto stato di calamità alla Regione e sentendomi con esponenti del Governo ho chiesto anche lo stato di emergenza. Sono stati colpiti due simboli internazionali come Castel dell’Ovo e uno dei lungomari più belli del mondo. Se si aggiunge poi la Galleria chiusa, sperando si possa aprire alla fine dell’inverno, è una zona tramortita. Ho visto coi miei occhi non solo le onde ma la potenza del mare. A breve devono iniziare i lavori di riqualificazione proprio del lungomare, proveremo a velocizzare questo inizio”.
Infine de Magistris ha concluso: “E’ importante chiudere sul lavoro, il primo articolo della Costituzione. È fondamentale per prefigurare un futuro, diventa essenziale con la pandemia. La Whirlpool è una battaglia simbolica perché dimostra l’incapacità del nostro Paese di puntare sul lavoro ed è una sconfitta del Governo che aveva firmato un piano per il rilancio dello stabilimento di via Argine. Non far rispettare quell’accordo è un segnale di debolezza. La nota positiva è il calore mostrato ai lavoratori, dal Comune ai sindacati e alla cittadinanza”.