Maradona, Pierpaolo Marino: “giornata annuale per la memoria di Diego, SSCN doveva avere rapporto più vicino con lui”
“Chi non ha mai conosciuto Diego deve tacere. Chi come noi lo ha conosciuto porta un ricordo diverso e sa cosa ha subìto Maradona dall’entourage, con persone che non lo hanno aiutato”. Lo ha dichiarato l’ex direttore del Napoli Pierpaolo Marino intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.
Sull’umanità di Diego Marino non ha dubbi: “noi che lo abbiamo conosciuto dobbiamo ingigantire la sua immagine umana. Il numero 1 come calciatore, ma dal punto di vista umano è prevalso un giudizio critico e spesso un vilipendio contro lui, invece era un ragazzo generoso”.
All’epoca l’attuale dirigente dell’Udinese era un giovane direttore: “il primo ricordo è stato quando ho conosciuto lui e il suo manager un mese dopo l’arrivo. Io ero direttore all’Avellino, feci iniziare la trattiva e lo incontrai”.
Sulle iniziative da intraprendere Marino sottolinea: “io sono d’accordo al ritiro della maglia numero 10 ma sarebbe più opportuno se lo facesse il Napoli, lo facemmo al tempo della Napoli Soccer con Aurelio De Laurentiis. Bisogna continuare a ricordare Diego con la partecipazione di massa e dedicando a lui una giornata annuale di memoria in cui si possa celebrare Maradona. Lo stadio a suo nome è cosa doverosa. Nel tempo fioriranno altre iniziative e conoscendo la nostra fantasia e capacità di improvvisare quando si ama una persona arriveranno tante cose da perdere il conto”.
Infine, sul mancato ruolo di Maradona nella società del Napoli Marino ha pochi dubbi: “capisco che era difficile tenere un rapporto costante con Diego. Era circondato da tante persone e non era possibile e dargli una collocazione di secondo piano, essendo un numero 1 e un protagonista. Poi sicuramente si poteva avere un rapporto più vicino ma non era facile trovare una collocazione nella struttura operativa”.