Gene Hackman, leggenda del cinema, morto in circostanze misteriose
“Due candidati per una poltrona” è il titolo dell’ultimo film, risalente al 2004, in cui aveva recitato. Gene Hackman si era ritirato dall’attività cinematografica da oltre vent’anni. L’attore, giunto alla veneranda età di 95 anni, è stato trovato morto lo scorso mercoledì insieme a sua moglie, la pianista classica Betsy Arakawa di 63 anni. Abitavano in tranquillità nella loro casa di Santa Fe Summit a nord-est della città. Lo sceriffo della contea, Adan Mendoza, ha confermato poco dopo mezzanotte che la coppia era deceduta insieme al loro cane. Cause e motivazioni di questo simultaneo decesso restano ammantati di mistero. Nel 2021 era stata pubblicata la sua ultima foto, scattata dal fotografo James Neibaur, che aveva spiegato di averlo immortalato per dimostrare che godesse di buona salute vivendo in New Mexico trascorrendo la vecchiaia andando ogni giorno in bicicletta e dedicandosi ad hobby ed amici. Le indagini approfondiranno quello che è, per ora, un vero è proprio mistero visto che i corpi dei coniugi non mostravano segni di traumi. La donna era in bagno, il corpo in avanzato stato di composizione, aveva accanto un flacone di pillole aperto mentre Gene stava in cucina, completamente vestito, con gli occhiali da sole accanto al corpo. Uno dei tre cani è stato trovato morto vicino al corpo della donna in bagno. Gli addetti alla manutenzione, che hanno scoperto i cadaveri dopo che per due settimane non avevano visto la coppia, hanno dichiarato di aver trovato la porta della casa aperta, senza tracce di forzatura. Non c’erano nemmeno segni evidenti di fuga di gas. Elizabeth, una dei tre figli del noto attore, ha detto che la polizia non ha trovato elementi che possano far pensare a un atto criminale. Hackman aveva ricevuto, in carriera, cinque candidature all’Oscar e aveva vinto due statuette, una come miglior attore protagonista per “Il braccio violento della legge” e una, da non protagonista, per “Gli spietati”, oltre a quattro Golden globe, un Orso d’argento e numerosi altri riconoscimenti. Fin dagli anni Sessanta aveva incarnato ruoli da “cattivo” interpretando spesso personaggi spietati, cinici e corrotti. Un colosso del grande schermo se ne va, dunque, in stile perfettamente hollywoodiano con una storia finale della sua vita che sembrerebbe proprio la trama di un film.