La giornata dei calzini spaiati, uniti nella diversità
Promuovere l’accettazione delle differenze incoraggiando le persone a rispettarsi reciprocamente è lo scopo che si danno coloro che oggi scelgono di aderire ad un’iniziativa che è diventata un appuntamento annuale soprattutto nelle scuole.
La “Giornata dei calzini spaiati” è fissata al 7 febbraio e serve a far comprendere che le differenze di genere, abilità, etnia, religione e orientamento sessuale sono una ricchezza e non un motivo di paura o, tantomeno, di discriminazione. Celebrata ormai in molti posti del mondo, in Italia, l’idea iniziale è dalla maestra Sabrina Flapp, insieme ai bambini della scuola primaria di Terzo d’Aquileia. Essa cresce grazie al supporto di quattro amiche, clown di corsia come lei: Clara Zaghis, Edy Lovisetto, Giulia Zoratto e Silvia Blazina. Negli anni diventa un fenomeno nazionale, prima sui social e poi su tutti i media. Basta scegliere di indossare un calzino diverso dall’altro per lanciare un messaggio potente in maniera semplice e giocosa per abbattere il muro dell’ignoranza e, soprattutto, del pregiudizio e della paura affinché nessuno più si senta fuori luogo in un qualsiasi contesto per un qualsivoglia motivo. In fondo, anche se un calzino a strisce sembrerebbe stonare se accoppiato con uno con le stelle colorate, in realtà produce un’armonia fantastica che, non a caso, è simboleggiata proprio da stelle, quelle che campeggiano, ad esempio, sulla bandiera dell’Unione Europea, simbolo del motto “uniti nella diversità”.