Napoli danza al ritmo di “sesso e Zambo”
È un successo da orgasmo multiplo per i tifosi partenopei quello che la capolista ottiene in rimonta contro la Vecchia Signora il cui record di imbattibilità in campionato cade al Diego Armando Maradona.
Nel terzo anticipo della Ventiduesima giornata di Serie A, infatti, il Napoli vince per 2-1 contro la Juventus dando una dimostrazione di forza straordinaria.
Ad Antonio Conte mancano Buongiorno e Olivera, infortunati, la panchina è corta, eppure il 4-3-3 degli azzurri è ugualmente competitivo.
Giocano Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Spinazzola, Anguissa, Lobotka, McTominay, Politano, Lukaku e Neres.
Thiago Motta è senza Cabal, Bremer e Milik ma ha vasto assortimento e con un 4-2-3-1 con Di Gregorio, McKennie, Gatti, Kalulu, Cambiaso, Locatelli, Thuram, Nico Gonzalez, Koopmeiners, Yildiz e il nuovo acquisto Kolo Muani scende sul terreno di gioco deciso a vincere. I bianconeri tramutano subito le idee in fatti e al 6′ parte Nico Gonzalez che serve Thuram, il centrocampista francese smarca splendidamente Yildiz che con una finta evita Spinazzola ed è sul punto di gonfiare la rete ma Meret si tuffa e gli nega il gol. La gara è a ritmi elevati e si tramuta presto in autentica battaglia, anche perché l’arbitro Chiffi perde subito l’equilibrio nell’amministrazione di fischi e cartellini. Al 22′ parte un snistro al volo pazzesco di Politano ma la palla termina alta di pochissimo. Al 39′ Lobotka prova un destro da lontano con pallone alto. Anguissa tenta di colpire di testa al 41′ ma non centra il bersaglio. Al 42‘ è ancora Anguissa a lottare ma serve involontariamente il debuttante Kolo Muani che si gira in area di rigore e batte Meret. La replica napoletana è al 47′ con mancino alto di Politano da calcio di punizione dal limite. Così all’intervallo i piemontesi sono avanti ma nella ripresa la musica cambia. I padroni di casa spingono con rabbia e al 50′ a crossare è Spinazzola; il colpo di testa di Anguissa pare vincente ma Di Gregorio si tuffa e impedisce al pallone di varcare per intero la riga di porta. Al 57′ Politano lavora il pallone e con il destro pennella un assist spettacolare: Anguissa impatta e non sbaglia. L’inerzia della partita muta e i padroni di casa attaccano con furore. Al 65′ entrano Mbangula e Savona e vanno fuori Cambiaso e Yildiz. Al 66′ il volenteroso Lukaku si libera e tira, Gatti la tocca con la mano ma per l’arbitro è tutto regolare. Al 68′ il belga verticalizza per McTominay che evita Locatelli che gli frana addosso, questa volta è calcio di rigore per il Napoli. Dal dischetto va Lukaku che al 69′ completa la rimonta e zittisce il settore ospiti mostrando tutta la sua rabbia. Motta al 74′ tenta nuove mosse co. Coincecao e Douglas Luiz dentro e Locatelli e Nico Gonzalez fuori. All’82’, dopo una partita straordinaria, esce tra gli applausi Politano ed entra a difendere il risultato Mazzocchi. La Juventus non riesce a costruire nulla e all’89’ Conte manda a riposo Lobotka e Lukaku e butta dentro Gilmour e Simeone per gi ultimi minuti di fuoco. Sono ben cinque i minuti di recupero, al 91′ esce Neres ed entra Ngonge ma il risultato è ormai acquisito. Il fischio finale è liberatorio per il popolo azzurro che si scatena in una festa travolgente. L’imbattibilitá bianconera è caduta.
Articolo a cura di
Francesco Di Somma