ASL NA1 e “Federico II”: la Cigogna nera salvata e liberata.
Lunedì 4 novembre in diretta dall’ospedale Veterinario dell’ASL Napoli 1 Centro guidato dalla dott.ssa Marina Pompameo, vi racconteremo con video e immagini una bellissima storia che vi anticipiamo qui volentieri in sintesi, una storia risolta al meglio grazie alla collaborazione di più soggetti istituzionali. È la storia della CICOGNA NERA, che dalla Polonia era in viaggio verso l’Africa.
Nel gennaio scorso è stata trovato nella provincia di Caserta, gravemente ferito da arma da fuoco, un bellissimo esemplare di Cicogna nera (Ciconia nigra), specie migratrice a rischio di estinzione.
La Cicogna, femmina, età 1 anno, è stata trasportata immediatamente presso il CRAS “Federico II”, Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali, che opera – unitamente all’ASL Napoli 1 Centro – presso il Presidio Ospedaliero Veterinario.
Dopo un lungo ed impegnativo percorso di cura e riabilitazione, gestito in collaborazione con il Gruppo Carabinieri Forestale di Caserta per gli aspetti di natura giuridica, la cicogna è stata salvata ed è potuta tornare a volare nel suo habitat naturale.
Il bellissimo esemplare è stato reimmesso in natura alla fine del mese di luglio scorso e la delicata fase di rilascio è avvenuta in maniera controllata attraverso un graduale allontanamento spontaneo sotto il costante monitoraggio del personale medico veterinario del ASL Napoli 1 Centro, del C.R.A.S. “Federico II” e dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale I.S.P.R.A.. L’esemplare fa parte di un progetto europeo dedicato all’inanellamento e al monitoraggio tramite GPS delle cicogne nere che migrano dalla Polonia verso le regioni del Mediterraneo fino all’Africa sub-sahariana.
Il monitoraggio effettuato tramite dispositivo GPS, applicato all’esemplare da personale autorizzato I.S.P.R.A. in occasione della fase di rilascio, è ancora in corso e ci dà la possibilità di seguire tutti i suoi spostamenti sul territorio e di verificare eventuali spostamenti a lungo raggio e quindi di tipo migratorio. I dati che arrivano dal costante monitoraggio a distanza tramite dispositivo GPS, descrivono un soddisfacente recupero della cicogna confermato anche dagli spostamenti di medio raggio in uno dei rari siti attualmente occupato dalla specie in Italia meridionale che ospita al momento alcuni giovani individui.
L’impegno profuso da tutto il personale nel curare i nostri amici animali ed in questo caso l’esemplare di cicogna, ci ha dato la possibilità di emozionarci (ancora una volta) nel vedere una creatura così dolce e delicata, guarita del tutto, tornare in libertà lì dove ha il diritto di vivere la sua vita.