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Secondigliano, dimenticate dal Comune le vittime della tragedia del 1996

Secondigliano, dimenticate dal Comune le vittime della tragedia del 1996

a Barba&Capelli il programma radiofonico e televisivo di Corrado Gabriele in onda su Radio Napoli Centrale e su Campi Flegrei TV arriva ancora una volta la protesta di Sandro Russo presidente del Comitato dei familiari Vittime della tragedia di Secondigliano che ha denunciato l’incuria del Comune, che ogni anno in occasione della ricorrenza “fa la passerella e poi dimentica di mantenere il luogo in maniera decorosa lasciando diventare una discarica” e addirittura oggi “pare che abbiano cambiato le chiavi di accesso alla cappella votiva impedendo di fatto ai familiari di commemorare i propri cari” ed è per questo motivo che questa mattina “mi sono incatenato ai cancelli della cappella”.

Alle ore 16:23 del 23 gennaio del 1996 si verificò il crollo della volta della galleria sotterranea in costruzione sotto il quadrivio di Secondigliano [1]. Questo crollo trascinò con sé tutto quello che si trovava al di sopra della volta, danneggiando tutti i sottoservizi e tranciando di netto le condotte del gas. Questo causò una violenta esplosione che aprì una voragine di 30 metri.

Vi furono in tutto 11 vittime, 6 operai, 2 persone a bordo delle proprie automobili, e 3 nel palazzo crollato. Due operai riuscirono a mettersi in salvo, uscendo dal tunnel proprio poco prima dell’esplosione. Le vittime furono le seguenti:

  • Michele Sparaco
  • Alfonso Scala
  • Mario De Girolamo
  • Giuseppe Petrellese
  • Gennaro De Luca
  • Emilia Laudati
  • Francesco Russo
  • Pasquale Silvestro
  • Ciro Vastarella
  • Serena De Santis
  • Stefania Bellone

I corpi recuperati furono 10 purtroppo, solo quello della Bellone non è mai più stato ritrovato.