Quando il Balocco è Tarocco
Quando il Balocco è Tarocco
di M.L.Iavarone, C.Gabriele, A.Menna
Perché “baloccarsi” di una storia di ordinaria (purtroppo) finta beneficenza?
Naturalmente parliamo dei panettoni di Chiara Ferragni il cui “ricavato” era ingannevolmente devoluto ad un progetto filantropico destinato ai piccoli pazienti dell’Ospedale Regina Margherita di Torino. L’antitrust ha condannato le due società controllate da Chiara Ferragni per circa 1 milione di euro avendo fatto credere ai clienti che con l’acquisto del Pandoro Pink Christmas avrebbero contribuito all’acquisto di nuovi macchinari per le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma. Ciò che viene contestata è la “pratica commerciale scorretta” per aver lasciato intendere che parte dell’incasso sarebbe stato destinato al nobile progetto. Nulla di più falso perché la donazione della Balocco (solo 50mila euro peraltro) era stata effettuata si, ma a monte e non era in alcun modo legata ai prodotti effettivamente venduti.
Ecco, questa misera storia, al di là del patinato contesto, racconta tristemente come il mondo dell’influencing si nutra di messaggi tarocchi, spesso ingannevoli, nascosti dietro filtri e luminose inquadrature. D’altra parte i “Ferragnez” non sono nuovi a queste storie; già durante la pandemia furono coinvolti in una polemica relativa ad una raccolta fondi per l’acquisto dei famosi respiratori artificiali.
Quello che più ci rattrista, al di là di questa insopportabile “furberia” di marketing, ci offende che questo sistema sia applicato proprio da chi è considerato “icona” di eleganza, ricchezza, guadagni facili e consumi vistosi. Il corollario triste di storie come questa è che minano il meccanismo della FIDUCIA ovvero di quanti, proprio sotto le feste, pur avendo intenzione di fare della beneficenza sono poi giustamente attraversati dal diffidente pensiero: ma poi tutti questi danari che fine faranno???