Gli Stati Uniti bombardano l’Iran, l’Europa convoca un Consiglio di sicurezza
Dopo nove giorni di bombardamenti israeliani, e ben prima delle due settimane di tempo che il presidente statunitense Donald Trump aveva detto di voler lasciare ai tentativi di negoziati, la Casa Bianca ha deciso di schierarsi apertamente al fianco dello Stato ebraico contro Teheran con il massimo della potenza militare possibile. Questa notte, infatti, alle ore 02:00, gli Stati Uniti d’America hanno sferrato un attacco missilistico che ha colpito i tre siti nucleari di Fordow, Natanz ed Esfahan. Il numero uno del Pentagono, Pete Hegseth, e i vertici militari americani hanno, poi, tenuto una conferenza stampa in cui hanno fornito dettagli sugli attacchi all’Iran. Fanno discutere le parole del presidente americano che ha dichiarato: “O ci sarà la pace o una tragedia ancora più grande per l’Iran”. La replica del ministro iraniano all’Unione Europea è stata semplice e diretta con parole chiare ed emblematiche volte a sottolineare come le azioni degli americani e degli israeliani abbiano distrutto le speranze di un negoziato pacifico. “Mercoledì si terrà un Collegio di Sicurezza incentrato sull’escalation della situazione in Medio Oriente e sulle sue ripercussioni in Europa”. Lo fa sapere la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Inoltre con l’operazione chiamata ‘Martello di Mezzanotte’ sui siti nucleari iraniani il presidente ha provocato grosse conseguenze anche nella politica interna degli Usa. In particolare, i rappresentanti democratici chiedono ora l’impeachment del presidente che avrebbe deciso i raid senza l’approvazione preventiva del Congresso, che è l’unico organo autorizzato a dichiarare guerra secondo la Costituzione americana. In Italia Guido Crosetto, Ministro della Difesa ha innalzato il livello di allerta operativa presso tutte le basi e i dispositivi avanzati italiani. Intanto Hossein Kermanpour, portavoce del ministero della Sanità iraniano, fa sapere che essuno dei feriti trasferiti nei centri medici dopo gli attacchi americani mostrava segni di contaminazione radioattiva senza, però, specificare il numero delle persone ricoverate in ospedale.
Articolo a cura di
Francesco Di Somma