Israele attacca l’Iran, colpiti siti nucleari, riunione alla Farnesina
La popolazione di Teheran si è svegliata al suono delle esplosioni notturne. Israele ha lanciato un attacco all’Iran prendendo di mira siti nucleari e vertici militari con una serie di raid. Il premier israeliano Netanyahu ha confermato che è partita l’operazione “Rising Lion”, definita un “attacco preventivo” per la minaccia che rappresenterebbero le operazioni segrete iraniane. Negli ultimi mesi, gli iraniani avrebbero condotto test per assemblare armi nucleari utili ad avere disponibilità di bombe atomiche. Gli Stati Uniti sottolineano di non aver preso parte all’operazione ma Trump ha dichiarato di essere a conoscenza dell’imminenza dell’attacco. Già vola il prezzo del petrolio e le borse asiatiche sono in calo. L’annuncio dell’operazione di guerra è arrivato alle 2 del mattino dal Ministro della Difesa Katz che ha ufficializzato lo “stato di emergenza speciale su tutto il territorio in seguito all’attacco preventivo condotto contro l’Iran”. Si prevede la logica replica iraniana con un attacco missilistico e con droni. La risposta non poteva lasciarsi attendere; tra le vittime dei bombardamenti ci sono il Capo di Stato Maggiore Bagheri e il consigliere politico Ali Shamkhani. Il leader iraniano Khamenei annuncia, infatti, dure punizioni. Si profila un drammatico scenario di guerra. Intanto alla Farnesina è in atto una riunione tra il Ministro degli Esteri Tajani e gli ambasciatori in Iran e Israele mentre il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha convocato per il pomeriggio di oggi una riunione in videoconferenza con i ministri maggiormente coinvolti e con i vertici dell’intelligence nazionale. Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi.
Articolo a cura di
Francesco Di Somma