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Montaruli, quando la politica fa “bau”

Montaruli, quando la politica fa “bau”

Uno scontro in televisione, di dubbio gusto, effettivamente deplorevole per toni e mezzi, è avvenuto durante la trasmissione Tagadà in onda su La7. Quello che sarebbe dovuto essere un confronto politico tra il deputato del Pd Marco Furfaro e Augusta Montaruli di Fratelli d’Italia si è tramutato in una sceneggiata imbarazzante. Al centro del dibattito c’era l’Informativa dei ministri Nordio e Piantedosi alla Camera sul caso Almasri, argomento alquanto serio e delicato. I due esponenti politici si sono scambiati accuse, poi a una domanda rivolta all’esponente del Pd, Augusta Montaruli ha scatenato una reazione pittoresca, l’intervistata ha iniziato a fare il verso del cane: «Bau Bau». Successivamente ha spiegato che Furfaro non l’avrebbe riconosciuta come collega contestando la sua presenza in tv. Le avrebbe tolto la dignità di parola perché condannata per  peculato. L’episodio si inquadra nell’ambito dell’inchiesta “Rimborsopoli” sull’uso illecito di fondi pubblici destinati ai gruppi consiliari della Regione tra 2010 e 2014. “Una condanna non può essere però a vita e non può essere il lascia passare per un trattamento volto all’umiliazione nei miei confronti, in un costante tentativo di lapidazione, volto a togliermi i miei diritti, tra cui c’è anche quello di parlare nel merito di sicurezza. Non può passare il concetto che chi è stato condannato non può più esprimersi. Ho già pagato le conseguenze di fatti che risalgono a ben 15 anni fa e da cui mi sono già difesa nelle sedi opportune» Sono le dichiarazioni dell’esponente della destra rilasciate al Corriere della Sera. Resta, ad ogni modo, indelebile nella mente dei telespettatori la scena di un personaggio del mondo della politica che “abbaia” in diretta televisiva al cospetto di Tiziana Panella, visibilmente in difficoltà davanti a una situazione grottesca.