Sbarchi, Gennaro Matino: a Lampedusa straordinaria incapacità di Europa e Italia
“Penso alla disperazione, alla speranza di chi arriva e perdonatemi ma penso anche alla straordinaria incapacità dell’Europa e dell’Italia di far fronte ai calcoli che non tornano. Per la semplice ragione che loro avevano fatto altro tipo di progettazione, altro tipo di intuizione senza rendersi conto che il mondo sta scoppiando. Sconvolge il fatto che nello stesso momento in cui ci stava il terremoto in Marocco e si contavano i morti tragicamente seppelliti sotto le pietre del Marocco non si raccontava, se non poi in maniera successiva, i morti che sono molto ma molto di più del Marocco di quelli che stanno venendo alla luce in Libia per l’uragano. Questa devastazione dell’una e dell’altra parte non sposterà a poche braccia dall’Italia migliaia e migliaia di persone in cerca di salvezza altrove? E basterà forse come è stato detto ieri nella Comunità Europea a Bruxelles pagare il dittatore tunisino per mantenere i lager da quelle parti, per impedire la presa di coscienza di ricerca altrove salvezza? Il punto è così drammatico che quello che noi vediamo arrivare a Lampedusa non è altro che la punta di un icerbeg che noi non riusciamo a governare, più non lo si governa più! <<Bisogna salvarli a casa propria>> così diceva la Meloni, lo diceva la destra. <<Dobbiamo impedire che arrivino perché bisogna salvarli a casa propria>>, non sono capaci di salvare i nostri in casa nostra, vedi Caivano, pensate se riescono a salvare quelli a casa propria”.
Queste le parole di padre Gennaro Matino, intervenuto questa mattina a Barba&Capelli di Corrado Gabriele su Radio Napoli Centrale.
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