Screening di prevenzione, Scotti: avvicinamento culturale alla sanità pubblica
“Dobbiamo investire di più nella possibilità culturale di fare in modo, e questo è un compito in cui ci assumiamo una responsabilità anche noi medici di famiglia, cioè far capire che la valorizzazione di uno screening è indifferente attraverso la capacità di offerta del soggetto che la offre, anzi in questo momento se io vado a fare un esame mammografico una cosa è che la valuto all’interno di una struttura dove viene valutata dal collega radiologo presente, altra cosa se la faccio all’interno del sistema pubblico che prevede che quella mammografia venga valutata da due radiologi e nessuno dei due radiologi dà il referto che ha fatto l’altro, questo determina una riduzione dell’errore e una capacità di analisi di quel test di screening che ha un valore più vicino alla precisione e quindi un maggiore eh valore prognostico per il vantaggio del cittadino. Queste sono cose che vanno spiegate e vanno portate ad accrescere per il cittadino la fiducia verso la risposta pubblica”.
Queste le parole di Silvestro Scotti, Segretario Nazionale FIMMG, intervenuto questa mattina a Radio Salute di Corrado Gabriiele e Antonio Menna su Radio Napoli Centrale.
Per riascoltare l’intervista: