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Antimafia, Di Palma (Libera Campania): la lotta alle mafie è sparita dall’agenda di governo

Antimafia, Di Palma (Libera Campania): la lotta alle mafie è sparita dall’agenda di governo

“Era una commissione antimafia che ha svolto un ruolo importantissimo in termini di inchiesta, di lavori e però apparsa completamente dimenticata come tanti altri pezzi centrali, strategici del nostro paese diventa mira del controllo politico delle forze di governo quindi non c’è nessun ragionamento istituzionale e questo è molto pericoloso. Noi attraverso la voce dei familiari delle vittime innocenti abbiamo espresso molta preoccupazione. Alcune di queste figure indicate, la stessa Colosimo, più volte diciamo si è parlato anche della vicinanza al mondo del terrorismo nero e questo è molto molto preoccupante. Voi capite che il tema dell’antimafia non è soltanto il contrasto alle mafie ma anche l’ascolto profondo del grido di dolore delle vittime innocenti di camorra, di mafia e capite che ovviamente nella storia del nostro paese spesso i poteri deviati, lo stragismo, si sono legati a doppio filo con le mafie, quindi un segnale brutto, inquietante”.

Queste le parole di Mariano Di Palma, Referente Libera Campania intervenuto questa mattina a Barba&Capelli di Corrado Gabriele.

“La questione della lotta alle mafie è completamente sparita dall’agenda di governo siccome per lungo periodo del nostro paese le mafie sono state negate poi sono diventate un pezzo di storia di parte di chi ha lottato contro la criminalità organizzata poi a un certo punto è diventato un discorso di tutti, tutte le forze politiche sono diventate contro le mafie e contro l’illegalità e questo ovviamente adesso ha annacquato completamente i temi e l’importanza della lotta alle mafie tant’è che oggi loro sono diventate più silenziose, più organizzate dal punto di vista della strategia e delle relazioni del rapporto con la politica, un certo tipo di rapporto col mondo dell’impresa e adesso praticamente sono sparire da qualsiasi agenda di governo ma anche dalle notizie dell’editoria italiana quindi è un momento molto complicato, molto molto complicato”.

Per riascoltare l’intervista completa: